Epilogo Oggi c'era bel tempo e come avevo promesso li ho portati in cortile. Sotto i lecci e un grande pino son stati sistemati i giochi, della scuola Infanzia: l'altalena, un percorso mobile, uno scivolo. I bambini felici giocavano mentre io sorvegliavo discretamente che non esagerassero con le rampicate, soffiava un leggero vento di scirocco, e si vedevano in cielo basse nuvole bianche, ad un certo punto un aereo delle linee civili è entrato nel nostro spazio visivo lasciando la consueta scia bianca. Ho chiamato a raccolta i piccoli e ho detto di osservare, a tutti sembrava che scie e nuvole si muovessero. E mentre spiegavo che le nuvole provenienti da sud-est erano basse e veloci e che la scia era molto più in alto e per capirlo dovevano guardare prendendo un punto di riferimento fisso, un albero o il tetto della scuola, mi sono ricordata dello scambio di battute dei giorni precedenti. Allora ho chiamato vicino a me l'interessata e le ho detto di guardare insieme a me il cielo: "Guarda quell'aereo e pensa che viaggia con il carburante, proprio come le macchine, pensa che lassù c'è molto freddo, hai presente quando fa freddo e dalla macchina sembra uscire il vapore? Ecco è la stessa cosa, ma lassù dove tu ora vedi la scia, fa molto più freddo che qui in inverno". Ho continuato cingendole le spalle e abbassandomi alla sua altezza: "Dall'aereo escono gas di scarico e vapore acqueo che si condensano per via delle basse temperatura. Nulla di strano e nulla che ci faccia male più di quanto non facciano male i gas di scarico delle auto". "Ed è tutto qui, non c'è nient'altro". I bambini hanno commentato attenti, mentre con il naso all'insù rincorrevano con lo sguardo curioso le nuvole bianche e ciccione.
Siamo rientrati allegramente in aula a fare ricreazione: una mattinata iniziata un po' così, con qualche disguido, è diventata limpida e colorata. Ora speriamo che le informazioni camminino, perchè i bambini da bravi divulgatori a casa raccontano sempre tutto, nel bene e nel male.
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