Scienza: continuano ricerca e rincorsa del futuro

Creato il 01 dicembre 2010 da Alessandro @AleTrasforini
Nasceva oltre 350 anni fa la Royal Society, una delle prime associazioni al mondo capaci di occuparsi di scienza in termini critici, etici ed umanistici. Di pari passo allo sviluppo scientifico marcia anche il progresso umano e filosofico, capace di adeguare a pieno ritmo le consapevolezze umane di coloro che sono interiormente predisposti.
Da quel 30 novembre del 1660, sono passati sotto i ponti dell'umanità davvero moltissimi fiumi.
A distanza di così tanti anni, per celebrare un'anniversario così particolare ed importante, il presidente della Royal Society Martin Rees ha voluto analizzare nel dettaglio tutte quelle questioni che saranno fondamentali per la scienza in chiave futura.
Temi importantissimi, da non sottovalutare; argomenti posti sottoforma di sapienti domande tutt'oggi senza alcuna spiegazione. Sono riportate, nel seguito, le questioni preventivate come fulcro del futuro dibattito scientifico:
1) Cos'è la coscienza?
Non si può spiegare un mistero, appunto. Nell'intreccio delle interiore si depositano ancora misteri affascinanti, tremendi ed inquietanti. Sublimi, si potrebbe quasi scrivere rimanendo fedeli alle definizioni del tardo Romanticismo inglese. "Capiremo mai la coscienza? Forse no. [...] Spero che nel corso della vita ci avvicineremo ad avere qualche sentore intorno a cosa ed a chi siamo veramente." (Kathy Sykes, docente di Scienze all'Università di Bristol);
2) Che cosa c'era prima del Big Bang?
Non ci basta ancora quella famosa vibrazione di fondo dell'universo, quasi fosse un segnale che ancora riecheggia da tempo immemore. In un quadro che vedrebbe un'immensa esplosione diventare la nostra divinità più grande, si inseriscono ancora oggi studi del Cern ed accelleratori di particelle alla ricerca di elementi capaci di generare massa e materia. "Dichiarare semplicemente che prima del Big Bang non esistevano lo spazio ed il tempo e che la domanda quindi non ha senso è difficile da accettare e fa pensare che la materia sia stata creata dal nulla. Ma allora, se c'era già una sorta di caos primordiale poi modellato dalla mano di Dio nell'universo, da dove ha avuto origine il caos?"
(Joan Bakewell, giornalista);
3) Come affronteremo il boom demografico mondiale?
Immersi in una società capace di orientarsi solo con la bussola del capitalismo sfrenato, chiedersi che ne sarà di noi è il minimo tollerabile. "[...] Il tema più importante è quello della popolazione. [...] Su questo molti ancora tacciono. Abbiamo fatto di quello alla riproduzione un diritto umano da difendere. Ma presto o tardi bisognerà intervenire. Ci sarà un momento in cui l'eccesso di popolazione renderà il pianeta invivibile." (Tracy Chevalier, scrittrice);
4) Passeremo dalla produzione di massa alla produzione individuale?
Svolta di lancio contro al consumismo e, soprattutto, al conformismo. Produrre in maniera sostenibile per migliorarsi, incentivando nuove forme di controllo e protezione nei confronti della sostenibilità;
5) Esiste una sequenza nei numeri primi?
Mistero immenso, di impossibile risoluzione. Sono da sempre ossessione e compulsione per moltissimi matematici e scienziati, all'inseguimento di quell'enigma che si portò dentro sè il celebre Fermat: "[...] Ogni generazione ha contribuito ad un altro capitolo della nostra odissea per capire questi numeri fondamentali. Ora c'è la sensazione che la risposta all'enigma dei numeri primi possa essere finalmente vicina."  (Marcus Du Sautoy, scrittore);
6) Il pensiero razionale scientifico conquisterà il mondo?
Sarà possibile estendere il trionfale metodo sperimentale alle altre branche del sapere e della consapevolezza umana? Sarà possibile costruire qualcosa di solido e stabile contando e ricontando tutti i tentativi fatti e tutti gli errori commessi?
"Credo che solo quando la maggior parte della popolazione capirà i metodi della scienza ed accetterà la guida offerta da ricerche che si basano sull'evidenza allora saremo in grado di costruire un mondo più sicuro, tranquillo, prospero e pacifico. L'educazione scientifica dovrà essere il principio su cui si baserà il nostro futuro". (Brian Cox, fisico dell'Università di Manchester e del Cern);
7) Come garantire la sopravvivenza della nostra specie?
Essere umano destinato, come moltissime altre specie, ad esaurire il suo incedere sul pianeta Terra. Morirà prima l'essere umano od il nostro Pianeta? Nel dibattito etico, psicologico e scientifico una domanda come questa deve essere preponderante e pesante. "Questo è il contesto in cui assisteremo alle scoperte più eccitanti. [...] Saremo in grado di sopravvivere solo pensando in una maniera più ampia e collettiva di quanto siamo stati abituati a fare. Le scienze naturali dovranno lavorare insieme con le scienze sociali ed i governi per ottenere risultati." (John Sulston, studioso)
8) Riusciremo a spiegare il concetto di infinito?
Il dilemma dell'infinito è stato visto, da sempre, come una questione dirimente per l'essenza dell'umanità stessa. E' stato prosato, reso poesia, studiato ed osservato sottoforma di stelle e galassie. Infinito reso matematizzabile e fisicamente decifrabile dalla fisica post-newtoniana, parola che non sa rendere piena consapevolezza al mistero che riveste. "L'idea che non ci sia fine allo spazio sembra logicamente impossibile. [...] Come non possono esserci limiti allo spazio? Sappiamo che l'universo è in espansione, ma in cosa si sta espandendo? [...] Sappiamo che anche l'universo può contrarsi nel tempo. Ma che cosa sostituisce lo spazio che era occupato dall'Universo?" (Andrew Motion, poeta)
9) Registreremo quel che passa per il cervello come registriamo i programmi tv?
"Vorrei poter riprovare qualcosa di significante, [...] Vorrei riuscire a registrare i miei sogni. Vedere di nuovo le immagini, rimandarle ancora indietro. Certo, se poi altre persone trasmettessero i nastri di altri nelle loro menti, la tecnologia si troverebbe davanti a nuovi problemi dilaganti ed all'invasione definitiva della privacy" (Lionel Shriver, scrittore)
10) L'umanità raggiungerà le stelle?
Astronomi e scienziati hanno ipotizzato le teorie più variegate e disparate per analizzare quello straordinario mistero costituito dall'universo. Scegliendo di pensare a buchi neri come porte per spostarsi da un punto all'altro dell'Universo, od ancora ragionando su anni-luce come fossero semplici metri da percorrere con umane tecnologie. Ad oggi, mistero inevitabilmente intatto: "Nei prossimi 100 anni avremo conosciuto i limiti del nostro sistema solare e li avremo esplorati minuziosamente grazie ai robot. [...] I robot raggiungeranno per primi le altre stelle ed ognuno potrà vederli nel suo salotto. Poi seguiranno gli umani, sebbene ancora non si sappia come si farà a tenerli in vita, se ibernandoli o cosa a causa della distanza e dei tempi richiesti."
Ad oggi, troppo sembra quasi fantascienza. Si fa presto a smettere di pensare all'elemento sognante, grazie a questa stupenda virtù chiamata scienza.

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