Ed ecco che, improvvisamente, Domenica Scilipoti come spiega in un comunicato stampa sul suo sito, in nome e per conto di un’Italia più responsabile (così recita il suo slogan elettorale), rimane abbagliato dal sole e dalle energie rinnovabili.
Il Cettolaqualunque siciliano, cui restano ancora misteriose le qualità e le motivazioni per le quali è stato scovato dal nulla da Antonio Di Pietro e portato in parlamento, il 21 ottobre ha celebrato il congresso fondativo dell’ennesimo partito, il Movimento di responsabilità nazionale, di cui nessuno in Italia avverte la necessità, se non lui stesso e il suo conto corrente bancario. Congresso pagato dall’amico Silvio con cui ha cantato l’inno di Mameli tra strette di mano e abbracci calorosi, giovani hostess in minigonna e tacchi a spillo.
“Se al posto delle centrali nucleari, sorgessero impianti eolici, fotovoltaici e quant’altro, vivremmo in un paese più sano”. Già nel 2008 l’Onorevole Scilipoti, convinto antinuclearista, esortava la politica ad investire nelle energie rinnovabili perchè : “sono il futuro della nostra economia. Sono meno inquinanti e meno dispendiose”.
Del resto l’Onorevole Scilipoti vuole il bene dell’Italia e quello della sua terra, la Sicilia. Nell’isola, gli incentivi al fotovoltaico sono superiori al 30% rispetto al Nord. Peccato però che, ad oggi, siano stati autorizzati solo un terzo degli impianti costruiti in Lombardia. 34 milioni di euro di incentivi, a fronte dei 40 della Puglia e dei 71 della Lombardia. Dove il sole non manca è giusto che gli aiuti continuino ad arrivare per alimentare ciò che madre natura ha generosamente regalato a una terra così sfortunata. E l’amico Mimmuzzo, così Berlusconi è solito rivolgersi all’Onorevole Scilipoti, ne è uno dei sostenitori perchè, come ebbe occasione di dichiarare quando Jeremy Rifkin visitò l’isola: “dalle energie rinnovabili possono arrivare nuovi posti di lavoro e occasioni di sviluppo. La strategia che guarda all’impiego delle fonti rinnovabili trova conferma nelle analisi di studiosi di fama internazionale”.