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Sciolto il comune di Sedriano (MI) insieme a quello di Cirò nel crotonese

Creato il 16 ottobre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante
Posted by   16 ottobre 2013  

Finalmente si è arrivati alla conclusione della questione che riguardava il comune di Sedriano, in provincia di Milano: purtroppo, però, con un epilogo negativo che segna, per la prima volta in Lombardia, lo scioglimento di un comune per infiltrazioni mafiose. L’ex sindaco, Alfredo Celeste, come descritto anche da noi dello Stivale Pensante alcuni mesi fa, aveva favorito, in gare d’appalto pubbliche, alcuni uomini in odore di ‘ndrangheta, per consentirsi l’elezione tramite il voto di scambio.

Via Fagnani, nel centro di Sedriano (Mi)

Via Fagnani, nel centro di Sedriano (Mi)

Si tratta del comune di Sedriano, paesino della periferia milanese con poco più di 10 mila abitanti. Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha deciso di sciogliere il consiglio comunale. “Al fine di consentire le operazioni di risanamento delle istituzioni locali, nelle quali sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata - spiega il comunicato diffuso da Palazzo Chigi - il consiglio ha deliberato, su proposta del ministro dell’Interno, lo scioglimento dei Consigli comunali di Sedriano, a Milano, e di Cirò, a Crotone.

Lo scioglimento per infiltrazione mafiosa è stato disposto da un decreto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, su proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano. A questo punto, perché il provvedimento diventi effettivo, serve l’atto del Quirinale che, secondo voci vicine al Colle, dovrebbe arrivare in tempi stretti. Lo scioglimento del consiglio comunale di Sedriano mette la parola “fine” al mandato del sindaco pidiellino Alfredo Celeste che, eletto nel 2009, risulta essere indagato per corruzione nell’inchiesta sul voto di scambio che, tra gli altri, ha portato all’arresto dell’ex assessore regionale Domenico Zambetti. Secondo la procura, il primo cittadino di Sedriano avrebbe fatto gli interessi di due imprenditori legati alla ‘ndrangheta: Eugenio Costantino, titolare di un compro oro legato al clan Di Grillo-Mancuso, e il chirurgo Silvio Marco Scalambra, titolare di cooperative. I due sono padre e marito di due consigliere di maggioranza: Teresa Costantino e Silvia Fagnani.

Come ricorda anche il Corriere della Sera, il sessantenne Celeste, insegnante di religione eletto nelle file del Pdl di cui è stato anche vice coordinatore provinciale, era stato arrestato nell’ottobre del 2012 insieme a Domenico Zambetti, Eugenio Costantino e Marco Scalambra. Dopo tre mesi di arresti domiciliari, durante i quali si è sempre proclamato innocente, a gennaio è tornato a governare il Comune. Nei giorni scorsi, il pm Alessandra Dolci aveva chiesto che fosse sottoposto alla sorveglianza speciale, ma il Tribunale aveva aggiornato l’udienza al 27 novembre. Entro la fine di ottobre, invece, si attende la decisione del gup che stabilirà se rinviare a giudizio Celeste o archiviare la posizione.

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