Sciroppate di tosse

Creato il 19 gennaio 2011 da Maricappi
Pubblicità di uno sciroppo per la tosse.In scena si susseguono più donne.Donna ad una riunione di lavoro che tossisce e starnutisce, insomma non sta molto bene;Donna in cattedra, insegnante che tossisce e starnutisce, insomma non sta bene neanche lei;Donna che torna a casa dai suoi bambini festosi che l’accolgono con entusiasmo mentre lei tossisce e starnutisce, non sta bene ma ugualmente fila in cucina a preparare la cena.Cosa ne deduciamo?
1)   Intanto che le donne quando stanno male continuano a fare le stesse cose di quando stanno bene e che se proprio proprio hanno bisogno di un aiutino possono prendere lo sciroppino;2)Che ad ammalarsi siano solo le donne, come vuol dimostrare la pubblicità, tanto fragili e cagionevoli;3)Che gli uomini non si ammalino tanto facilmente;
Però i pubblicisti hanno la memoria corta, perchè io ricordo una pubblicità dove c’era un uomo con l’influenza che se ne stava a letto con il termometro in bocca, le coperte tirate sin sopra la testa, e una donna al suo fianco che lo coccolava.Cosa ne deduciamo?
1)   Che una donna quando si ammala non viene coccolata molto perché tanto lei è forte per se e per gli altri;2)Che anche se l’uomo non si ammala facilmente quando succede sembra un malato grave che potrebbe morire da un momento all’altro, colpito da un morbo incurabile, che lo costringe a letto fino a quando gli scienziati non trovano una cura sperimentale che possa farlo guarire;3)Che essi abbandonino ogni attività lavorativa ed hobbistica, tranne ovviamente la partita di calcio che non può essere purtroppo prorogata a causa del morbo incurabile, non è un motivo accettabile perché fortunatamente si rendono conto che la loro malattia non è una pandemia. ALMENO QUESTO!