L’associazione critica le quattro ricerche presentate e aggiunge: “Questi quattro studi non sono esemplificativi, e non esauriscono affatto il panorama delle ricerche su Ccsvi e Sm fin qui compiute nel mondo. Tutt’altro. La verita’ e’ che, in presenza di opinioni fortemente contrastanti e che confondono l’opinione pubblica, i malati, ma anche i medici non specializzati in questa materia, l’unico riferimento attendibile, nella scienza, sono le meta-analisi”.
Sull’associazione tra Ccsvi e Sm esistono “tre meta-analisi che tengono in considerazione in modo molto interessante tutti gli studi epidemiologici comparabili fra loro condotti nel mondo. In breve, solo 6 su 19 studi negano tale associazione. Tutte le tre meta-analisi dimostrano una significativa prevalenza di Ccsvi nella Sm”. L’Associazione Ccsvi nella Sm Onlus, fatta da malati e familiari di malati, continua a chiedere con forza “il rapido superamento dei compartimenti stagni tra specialisti nella ricerca sulla Ccsvi, e l’affrancamento di quest’ultima da qualsiasi conflitto di interessi.
La Ccsvi, e la terapia indicata da Zamboni per essa, rappresentano una concreta speranza per i malati di sclerosi multipla. E comunque, sperimentazioni cliniche come Brave Dreams, in atto in Italia e nel mondo, daranno una risposta definitiva alle tante domande che la scienza, e i malati, si pongono”, conclude la nota.
(Red-Mal/Col/Adnkronos) 05-OTT-13 17:16