Secondo gli autori, coordinati dal dr. Marian Simka, non è ancora noto se esista una relazione tra la sclerosi multipla e l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale e se questa patologia venosa sia un fattore causale per la sclerosi multipla o sia un risultato di una malattia neurologica. Comunque, ci si dovrebbe aspettare che se la sclerosi multipla fosse la causa delle lesioni venose, i pazienti con una lunga storia di malattia dovrebbero avere una patologia venosa più grave.
E’ stata quindi effettuata un’analisi retrospettiva sulla venografia con catetere delle vene giugulari interne ed azygos, e sulla durata della storia clinica della malattia in 353 pazienti con sclerosi multipla, con durata della malattia: 0,5-41 anni (mediana: 10 anni).
Gli autori hanno eseguito un’analisi statistica delle correlazioni tra la durata della sclerosi multipla ed il grado e numero di lesioni venose diagnosticate utilizzando la venografia con catetere.
Sono state osservate deboli correlazioni statisticamente insignificanti tra la gravità dell’insufficienza venosa cronica cerebro spinale e la durata della sclerosi multipla. Per i punteggi cumulati di lesioni venose, i coefficienti tau di correlazione di Spearman e di Kendall erano rispettivamente 0,03 e 0,02; per i punteggi massimi di lesioni venose, i coefficienti erano 0,06 e 0,05, mentre per il numero di vene malate erano rispettivamente 0,007 e 0,006. Di conseguenza, tale analisi non ha fornito alcun dato a supporto dell’idea che la SM sia la causa delle lesioni venose.
Al termine dello studio, secondo gli autori, i risultati del loro sondaggio hanno indicato che le malformazioni venose congenite siano più probabili, e che la sclerosi multipla non abbia avuto un impatto significativo sullo sviluppo della patologia venosa.
COMMENTO:
Questo studio polacco, effettuato con la tecnica della venografia con catetere che al contrario dell’ecocolordoppler NON è operatore-dipendente, suggerisce come la CCSVI non sia causata dalla SM, ma viceversa, come da sempre sostenuto dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara) e scopritore della CCSVI nel 2007.
Viene dunque smentita un’ipotesi formulata soprattutto da alcuni neurologi che avversano l’ipotesi di Zamboni.
Fonte: http://shortreports.rsmjournals.com/content/3/8/56.short