Secondo alcuni ricercatori romeni l’attuale definizione della sclerosi multipla è una malattia infiammatoria/degenerativa del sistema nervoso centrale con demielinizzazione focale attorno alle vene cerebrali. Nel 2007 è stata proposta una teoria che dimostra un’alterazione del flusso venoso cerebrale nei pazienti con sclerosi multipla. Il loro studio voleva vedere se vi è una differenza statisticamente significativa dell’emodinamica venosa cerebrale tra i pazienti con sclerosi multipla e le persone sane.
Sono stati ammessi nello studio ventisette pazienti con sclerosi multipla possibile o definita, e trenta persone clinicamente sane. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a valutazione neurologica e ad esame doppler extra-cranico. E’ stato calcolato per ogni vena giugulare interna un parametro chiamato ΔCSA. La somma di tutti i flussi venosi è stata quindi calcolata in clinostatismo ed in posizione seduta e la differenza tra i due parametri è stata denominata ΔCVF. E’ stata valutata l’eventuale presenza di reflusso nella vena giugulare interna dopo un breve periodo di apnea.
Tra i risultati del parametro ΔCSA vi erano differenze con significatività statistica molto alta. Allo stesso modo un parametro ΔCVF negativo è significativamente associato alla sclerosi multipla. E’ stata osservata la presenza persistente di reflusso nella vena giugulare interna nel 60% pazienti con sclerosi multipla.
Al termine dello studio, secondo gli autori, i parametri studiati hanno dimostrato che c’è un significato emodinamico nella patologia della sclerosi multipla. Quindi, i dati ottenuti hanno portato alla conclusione che la presenza di reflusso nella vena giugulare interna correlata con una ΔCVF negativa è statisticamente significativa nei pazienti con sclerosi multipla.
Fonte: http://www.chsjournal.org/current-issue/original-papers/the-value-of-doppler-cerebral-parameters-to-assess-a-group-of-patients-with-multiple-sclerosis
COMMENTO:
Ancora un conferma sull’ipotesi formulata dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara) sulla correlazione tra l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), da lui stesso scoperta nel 2007, e la sclerosi multipla (SM), malattia gravemente invalidante che colpisce 63.000 italiani e per la quale purtroppo non sono ancora note né le cause né una terapia definitiva e valida per tutti, nonostante le ingenti risorse investite nella ricerca, soprattutto nel ricco settore farmaceutico.
Chissà perché i neurologi dello studio CoSMo di Aism non hanno trovato la CCSVI nei malati con sclerosi multipla…