Hanno scritto alcuni ricercatori dell’Università di Belgrado (Serbia):
“Vorremmo commentare lo studio recentemente pubblicato ‘Esame ecodoppler di pazienti con sclerosi multipla e di partecipanti di controllo: accordo inter-osservatore ed associazione con la malattia’ da Laukontaus e altri.
A nostro parere, questo studio ha alcune limitazioni, rendendo le conclusioni discutibili. Vale a dire, mancano dati sulla formazione dei ricercatori nella diagnosi di insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI).
La diagnosi delle patologie del sistema venoso extracranico, specialmente nei pazienti con sclerosi multipla (SM), è ardua, e senza una formazione specifica questo esame è molto difficile. Allo stesso modo, i ricercatori hanno utilizzato apparecchiature ecografiche differenti con sonde lineari diverse che possono influenzare il risultato finale, tenendo presente l’errore standard nella misurazione contribuito dal fattore umano.
Gli autori convenivano sul criterio 3 della CCSVI (CSA ≤ 0,3 cm2), che è stato visto nel 45% dei partecipanti di controllo rispetto al 65% dei SM ≤ 2 pazienti (p = 0,09) e al 70% dei SM > 10 pazienti (p = .022), e sulla misura media della CSA, che era 0,52 ± 0,34 cm2 nei partecipanti di controllo verso 0,37 ± 0,32 cm2 ≤ 2 nel gruppo SM (p = .007) e di 0,36 ± 0,29 cm2 SM > 10 gruppi (p = .001). Questi risultati indicano che le stenosi venose extracraniche potrebbe essere più comuni nei pazienti affetti da SM rispetto ai soggetti sani di controllo, indipendentemente dal disaccordo negli altri parametri, rendendo appropriati i risultati ecografici presentati.
Oltre all’ecografia, dovrebbe venire eseguita la TC multidetettore (MDCT) o la venografia con catetere e la misurazione del gradiente di pressione prima che possa essere fatta la diagnosi definitiva di CCSVI.”
Fonte: http://www.ejves.com/inPress