Offuscare significa fare qualcosa che è difficile da capire – letteralmente, oscurare il vero significato. Ciò può essere fatto con un pò di gergo o informazioni estranee, con lo scopo di confondere volutamente le persone.
http://www.nationalmssociety.org/news/news-detail/index.aspx?nid=7439
Uno dei lavori sulla CCSVI finanziato dalla NMSS sarà presentato a marzo nel prossimo meeting a San Diego dell’Accademia Americana di Neurologia. Le conclusioni dello studio doppler del Texas che ha esaminato 276 soggetti ed è stato pubblicato su Annals of Neurology sono: non possiamo replicare gli studi doppler del prof. Zamboni. Siccome non possiamo trovare ciò che lui ha osservato, la CCSVI probabilmente non è parte del processo della sclerosi multipla.
Ma ho letto il documento completo, non solo il riassunto o il comunicato stampa della NMSS. Carol lo ha trovato online, e lo potete leggere qui:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ana.23839/pdf
I ricercatori hanno deciso di non utilizzare le stesse strumentazioni che ha usato il prof. Zamboni. Quando il primo team di Cleveland utilizzò la il protocollo QDP (Quality Doppler Processing) della macchina doppler Esaote per il transcranico, trovarono effettivamente un reflusso nelle vene cerebrali profonde dei pazienti con SM. Eccitante, vero? No. Hanno poi deciso di non utilizzare questa macchina, e hanno optato per la loro macchina doppler tradizionale per valutare le vene cerebrali profonde. E il team del Texas decise di non acquistare la macchina Esaote. E solo allora, quando hanno usato la loro propria tecnica, non c’era reflusso. Giusto — hanno buttato fuori la macchina e la tecnica del prof. Zamboni – perché in realtà mostrava un reflusso venoso cerebrale profondo. L’offuscamento è qui – Il prof. Zamboni e il BNAC sono gli unici che utilizzano questa nuova tecnologia – quindi, non è standard, e non la useranno.
Una nuova tecnica ecografica, il Quality Doppler Processing (QDP) viene utilizzata da alcuni per lo screening del reflusso nella CCSVI. Il QDP non è stato validato con l’ecodoppler tradizionale ed è disponibile solo sul dispositivo Esaote-Biosound MyLab 25Gold (Esaote Nord America, Indianapolis). Fox e altri hanno confrontato l’ecografo doppler transcranico (TCD) tradizionale con il QDP in 20 soggetti con SM in fase di test per la CCSVI. [17] Sette su 20 avevano un reflusso intracranico con il QDP, ma nessuno dimostrava un reflusso utilizzando immagini tradizionali di doppler transcranico. Pertanto, una metodologia ecografica incoerente e non standard in combinazione con apparecchiature non validate hanno portato ad un’incerta precisione dei criteri proposti. [18]
E’ come dire all’inventore del cannocchiale che Nettuno non esiste perché non potete vederlo ad occhio nudo.
Non solo hanno perso tempo e denaro, evitando di utilizzare la macchina giusta, ma non sono riusciti ad indagare su ciò che hanno effettivamente trovato.
I ricercatori hanno scoperto malformazioni venose nelle vene dei pazienti con SM. Il gruppo di Cleveland ha trovato una valvola della vena giugulare di recente scoperta (mai vista prima!). E il gruppo del Texas ha visto reti, setti e ogni genere di cose all’interno delle vene giugulari delle persone con SM. Cose che non erano mai state studiate prima. Hanno indagato ulteriormente per comprendere come queste potrebbero cambiare i modelli di flusso sanguigno nei pazienti con SM? Erano curiosi di trovare queste nuove malformazioni venose?
No. Hanno deciso di non commentare nulla di tutto questo, dal momento che è tutto nuovo, e davvero non lo capiscono. Semplicemente non deve importare. Usano l’offuscamento per far apparire queste malformazioni venose poco importanti. Perché non capiscono come delle malformazioni venose modificano il flusso sanguigno, non ne capiscono il valore.
Quattro, la nostra tecnica di misurazione delle velocità di flusso sanguigno venoso non ha consentito una stima del volume del flusso venoso cerebrale, come descritto da altri. [3] Cinque, la nostra misura in B-mode della stenosi giugulare (criterio di Zamboni # 3) non include la valutazione delle anomalie venose (ad esempio, reti vascolari, valvole malfunzionanti), che non erano state descritte negli articoli originali, [1, 2] ma aggiunti in seguito ai protocolli di consenso non disponibili al momento in cui abbiamo iniziato il nostro studio. [15, 16] Di conseguenza, non possiamo commentare la prevalenza di queste anomalie o se esistono in misura maggiore nella SM rispetto ai soggetti non-SM basati sulla valutazione prospettica e sistematica.
E’ come trovare i rotoli del Mar Morto e buttarli via, perché nessuno dei vostri amici sa leggere un testo antico.
Il prof. Zamboni ha scoperto malformazioni venose che hanno un impatto sul flusso sanguigno cerebrale e sulla perfusione, e i neurologi non sembrano voler perdere tempo. Perché non chiedono semplicemente a lui? Ha un telefono e un computer. Diamine, ha anche un laboratorio vascolare presso l’Università di Ferrara, con una macchina Esaote che possono farsi prestare.
Ecco una persona negli Stati Uniti che comprende e studia le malformazioni venose trunculari e il flusso sanguigno nella CCSVI. E’ alla George Washington University. Può spiegare questo:
link all’Embriologia venosa dal Dr. B.B. Lee
http://www.phlebolymphology.org/2013/01/venous-embryology-the-key-to-understanding-anomalous-venous-conditions/
Ho difficoltà a capire come degli scienziati e ricercatori possano fare questo. Come si può, in coscienza, non cercare di andare a fondo del processo della SM? Come non chiedersi se le malformazioni venose e di drenaggio venoso collaterale incidono sul delicato tessuto cerebrale e sulla barriera emato-encefalica? Dov’è la curiosità? Dov’è il desiderio di collaborare? Perché il bisogno di oscurare i fatti?
L’unica cosa certa è la realtà in cui sono bloccati con il loro schifoso modello di malattia. Danno farmaci che curano l’EAE nei topi, ma non fanno molto per le persone con SM. Basano la loro scienza su questo modello impreciso. E vendono questi prodotti alle persone con SM per la somma di 15 miliardi di dollari l’anno. Poiché il vascello autoimmune è andato troppo lontano, si rifiutano di cambiare corso e guardare a nuove modalità. Per loro non è importante.
Ma è importante per voi.
Vi prego di prendervi cura di voi stessi e dei vostri cari. Continuate a muovervi, fate tutte le diete, ottenete nutrimento dalle piante ricche di antiossidanti, controllate i vostri livelli di vitamina D, non fumate, parlate con un medico vascolare che ha familiarità con la CCSVI delle malformazioni venose. E soprattutto, sostenete i ricercatori che si occupano di tutto questo. I ricercatori dell’ISNVD (Società Internazionale per le Malattie Neurovascolari) che si sono appena incontrati in Polonia, e i gruppi come CCSVI Alliance – che stanno mettendo insieme questi medici.
Ci sono già molte risposte, ma non possiamo permetterci di perdere altro tempo e denaro con un offuscamento intenzionale.
Siete troppo importanti.
Joan Beal