Secondo gli autori dello studio canadese, tra i pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, la somministrazione di interferone beta non sarebbe infatti associata ad una riduzione della progressione della disabilità.
>
>
Un esperto neurologo, consulente di un sito italiano sulla sclerosi multipla, rispondendo alla domanda posta sull’argomento si è dichiarato perfettamente d’accordo con lo studio, che comunque confermerebbe studi già precedentemente pubblicati (!).
A suo avviso la malattia potrebbe essere valutata sotto diversi profili, spesso gli studi farmacologici sceglierebbero un profilo positivo per il farmaco.
Con gli anni, dal momento che riviste e congressi sarebbero sponsorizzati dalle ditte, si sarebbe creata una “preparazione“, che diventerebbe certezza nei giovani medici, che l’interferone sia una “cura” della malattia. Cosa, sempre a suo avviso, tutta da dimostrare.
Questo sarebbe ancora più accentuato nei centri per la sclerosi multipla, che più degli altri neurologi vivrebbero in simbiosi con le ditte.>
>
Fonte: http://www.sclerosi.org/forum/viewtopic.php?t=30169