Ha aperto i lavori con un’interessante lettura introduttiva intitolata “Fisiopatologia del ritorno venoso cerebrale” lo stesso prof. Zamboni, i cui studi stanno dando lustro alla ricerca italiana nonostante la grave carenza di fondi ed il disinteresse delle istituzioni.
Sono quindi intervenuti con ulteriori letture la Dr.ssa Amitrano di Avellino (CCSVI: evidenze dalla letteratura), il Dr. Mancini di Napoli (Il tempo di circolo cerebrale nei pazienti con sclerosi multipla: valutazione con ecografia con mezzo di contrasto), il Dr. Cacciaguerra di Catania (CCSVI: parallelismo diagnostico tra ecografia e flebografia), il Dr. Bavera di Milano (Correlazione tra CCSVI e SM: risultati di uno studio osservazionale su 560 pazienti studiati con due differenti strumenti eco-Doppler e dati preliminari di follow-up post-angioplastica) ed il Dr. d’Alessandro di Foggia (CCSVI e sclerosi multipla: esperienza personale).
Al termine degli interventi si è tenuto un interessante dibattito tra i medici presenti in una sala gremita, su un argomento che sta rivoluzionando le conoscenze della sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante che colpisce circa 60.000 italiani, con esordio soprattutto tra i 20 e i 40 anni e dunque nel pieno delle loro attività.
E’ ora assolutamente auspicabile una maggiore collaborazione tra i neurologi che si occupano di sclerosi multipla e gli esperti vascolari che si occupano della CCSVI, nell’esclusivo interesse dei malati e delle loro famiglie.
Fonte:
http://www.siapav.it/riservata_n/news/13_1.pdf