Secondo alcuni ricercatori dell'Università di Napoli Federico II°, i fattori di rischio cardiovascolare possono aumentare il rischio di sclerosi multipla (SM) e modificare il suo decorso. Tuttavia, questi fattori probabilmente interagiscono, determinando un rischio cardiovascolare complessivo. Il loro obiettivo era quello di confrontare il rischio cardiovascolare complessivo di soggetti con e senza SM con il punteggio di rischio cardiovascolare Framingham (FR) semplificato a 10 anni, e di valutare la sua importanza sui risultati correlati alla SM.
Sono stati registrati nei soggetti con e senza SM, l'età, il sesso, lo status di fumatore, l'indice di massa corporea, la pressione sistolica, il diabete di tipo II e l'uso di farmaci antipertensivi per stimare l'FR, un punteggio di rischio percentuale individualizzato, stimando la probabilità di eventi cardiovascolari in 10 anni.
Sono stati identificati in totale, 265 soggetti co SM con 530 controlli bilanciati. Un test t mostrava un FR simile nei casi e nei controlli (P = 0,212). La SM secondariamente progressiva presentava un FR significativamente più alto rispetto alla SM recidivante-remittente (p <0.001). L'analisi di regressione lineare evidenziava una relazione diretta tra FR e la scala di disabilità per pazienti affetti da sclerosi multipla-EDSS (P <0,001) e la scala di gravità della SM (P <0,001).
Al termine dello studio, secondo gi autori, l'FR, valutando la salute cardiovascolare complessiva dall'interazione tra diversi fattori di rischio, è correlato alla disabilità nella SM, alla gravità e al decorso.
Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25912468