Sclerosi Multipla: il prof. Zamboni sullo studio “Baracchini” di Padova

Creato il 18 febbraio 2013 da Yellowflate @yellowflate

Visto che il gruppo di Padova (Baracchini) trova questo agreement così basso, 15%, quindi anche la venografia non ha l’agreement che abbiamo visto che ha il doppler. Quindi come spiega questa differenza enorme?

Zamboni: “Un consiglio che io darei, diciamo a quelle sette flebografie, è quello di farle leggere, lì a Padova, al prof. Frasson in modo indipendente o a Verona al prof. Mansueto, che sono persone che hanno fatto centinaia di azygosgrafie, perché studiavano i tumori polmonari e quindi hanno molta esperienza di com’è un’azygosgrafia normale rispetto ad una persona che non aveva mai eseguito una flebografia prima di quelle sette.

Quindi per me un consiglio che darei prima di esporsi, è di fare leggere indipendemente quei dischetti, perché diciamo i dati che noi abbiamo rispetto a quelli che sono i cultori, che sono i radiologi vascolari, sono assolutamente diversi da quelli che sono stati presentati da Baracchini.
L’accordo con Claudio Baracchini e Paolo Gallo era che tutti i casi, che fossero positivi o negativi, venissero visti in cieco da noi a Ferrara, cosa che non è avvenuta.
Per cui Claudio Baracchini venne da noi un giorno, abbiamo cominciato a lavorare assieme, c’era un accordo preciso di lavorare assieme che corrispondeva al fatto che poi i pazienti che non andavano bene fossero visti in cieco da noi. E questa cosa non è mai avvenuta.
Quando io ho chiesto di vedere i dischetti non li ho mai visti. Però non li voglio vedere io, a me piacerebbe che li vedesse qualche persona veramente competente per le flebografie.”

Fonte: Congresso SIN 2010  (Catania)

http://youtu.be/5azVWS7D4RI


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