Come sarà la scienza del futuro? A sentire i massimi esperti sarà sempre più lavoro di squadra e in modo particolare lavoro svolto da più settori disciplinari. Una ricerca trasversale che a Ferrara ha trovato un’occasione di applicazione nell’ambito fortemente innovativo della ricerca del prof. Zamboni su “cervello e fluidi”.
Qui dice una giovane ricercatrice del team dello scienziato ferrarese, direttore del Centro di Malattie Vascolari dell’Azienda Ospedaliero – universitaria di Ferrara si cercano i parametri fisiologici del drenaggio cerebro spinale del sangue, per poi verificare quello che succede nelle patologie neurodegenerative.
Una ricerca che esplora un campo della Medicina ancora in gran parte sconosciuto, che necessita del contributo di discipline scientifiche e mediche diverse. In modo particolare la Biofisica, perquanto riguarda lo studio dei fluidi, mentre la Medicina Nucleare , come ci ha detto il prof. Luciano Feggi, Direttore della Medicina Nucleare del Sant’Anna, è in grado di dare, grazie a tecnologie avanzate in adozione e in uso anche a Ferrara informazioni preziose sulla funzionalità cerebrale e insieme sulla struttura del cervello. Misure che possono mettere a confronto le differenze fra soggetto sano e paziente ammalato, ma anche , le differenze tra funzionalità cerebrale prima e dopo la cura.
Fonte: http://www.telestense.it/paolo-zamboni-la-ricerca-che-si-moltiplica-video-0107.html