Secondo alcuni ricercatori delle Università di Atene (Grecia) e della Ruhr di Bochum (Germania) l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) è stata recentemente implicata nella patogenesi della sclerosi multipla (SM). La loro completa meta-analisi di studi caso-controllo ha indagato l’associazione della CCSVI con la SM.
Attraverso ricerche su Medline, EMBASE e Cochrane Database, sono stati identificati gli studi ecografici caso-controllo confrontando la frequenza della CCSVI nei pazienti con SM e nei controlli sani.
Sono stati identificati 19 studi ammissibili comprensivi di 1250 pazienti con SM e 899 controlli sani. L’analisi combinata ha mostrato che la CCSVI è associata alla SM [odds ratio (OR) 8.35, intervallo di confidenza 95% (CI) 3,44-20,31; p <0.001), con una notevole eterogeneità tra gli studi (I2 = 80,1%). Questa associazione è stata sostanzialmente attenuata con un’analisi di sensibilità escludendo gli studi che sono stati effettuati dal gruppo che originariamente ha descritto la CCSVI, inclusi gli investigatori che erano stati anche coinvolti in pubblicazioni che sostengono le procedure endovascolari per il trattamento della CCSVI, o sono stati condotti in Italia. La loro analisi di sensibilità più conservatrice combinando diversi criteri di esclusione non ha prodotto un’associazione della CCSVI con la SM (OR 1,35, IC 95% 0,62-2,93, p = 0,453), senza alcuna eterogeneità (I2 = 0%).
Al termine dello studio, secondo gli autori, vi è una notevole eterogeneità tra i vari studi caso-controllo che valutano l’associazione di CCSVI e SM. Il più grande fattore che contribuisce a questa eterogeneità sembra essere il coinvolgimento di ricercatori in altre pubblicazioni che supportano procedure endovascolari come un nuovo trattamento della SM.
Fonte: http://tan.sagepub.com/content/early/2013/08/21/1756285613499425.short
COMMENTO:
L’Odds ratio secco indica che la CCSVI è 8 volte più frequente nella SM!
Escludendo quelli che utilizzano il doppler da farsi dopo la flebografia, che è un approccio corretto, perché dà la conferma del doppler, l’Odds ratio è comunque favorevole.
I ricercatori travestono questa esclusione proditoriamente “come gli autori che fanno gli interventi“, ma la stessa suddivisione si potrebbe fare e corrisponde esattamente agli autori che hanno fatto il training e che usano il protocollo dell’ISNVD, rispetto agli autori che non hanno fatto il training e che usano il protocollo dell’European Society of Neurosonology.
Nonostante questo “travestimento” forse per “tenersi buoni” i neurologi e dare contro ai chirurghi vascolari ed ai radiologi, la suddivisione scientificamente è fra un training ed un protocollo e un altro, creato per smentire il primo.
Ma nonostante tutto questo la CCSVI è comunque più frequente nella sclerosi multipla.