Secondo alcuni ricercatori del prestigioso Imperial College di Londra, le procedure endovascolari per l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale sono ora praticate in diversi centri internazionali, nonostante la polarizzazione delle opinioni tra i medici. Le complicazioni da queste procedure sono adesso presentate in centri distanti. Questo articolo esamina le complicazioni riportate dalla maggior parte di queste istituzioni. I risultati di questo studio dimostrano che la comunicazione dei dati sulle complicanze è scarsa, soggetta a pregiudizi e manca un follow-up a lungo termine. Secondo gli autori vi è la necessità di robusti registri interventistici dell’insufficienza venosa cronica cerebro spinale per operare assieme a studi controllati e randomizzati di alta qualità, in modo da riportare accuratamente la sicurezza e l’efficacia delle procedure endovenose.
http://radiopatti.wordpress.com/2012/09/12/lappello-della-famiglia-di-luca-sanfilippo-il-ragazzo-scomparso-a-torrenova/
COMMENTO:
Gli autori di questo articolo pur presentando richieste assolutamente condivisibili onde evitare specuazioni a danno dei malati, omettono di indicare con chiarezza che esistono nella letteratura più recente diversi studi internazionali sulla sicurezza della procedura interventistica per la CCSVI (Zamboni/Galeotti-2009, Ludyga/Simka-2010, Petrov-2011, Zamboni-Zivadinov-2011, Mandato-2012, Hubbard-2012, ecc.).
E’ invece partito recentemente lo studio italiano multicentrico “Brave Dreams“, promosso e finanziato dalla Regione Emilia Romagna, per verificare l’efficacia terapeutica dell’intervento di angioplastica nei malati di sclerosi multipla.
Al termine dello studio, tra due anni, si avranno le risposte richieste dalla comunità scientifica.
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Fonte: http://www.futuremedicine.com/doi/abs/10.2217/ica.12.35