Sclerosi Multipla: uno studio belga sul Metodo Zamboni

Creato il 09 febbraio 2012 da Yellowflate @yellowflate

E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista medica “Phlebology” uno studio intitolato “Evoluzione della qualità della vita ed impatto epidemiologico dopo il trattamento endovascolare dell’insufficienza venosa cronica cerebro spinale nei pazienti con sclerosi multipla” da parte di un team belga dell’Ospedale OLV di Aalst.

I ricercatori, coordinati dal Dr. Roel Beelen, hanno riportato i risultati su 67 pazienti dopo il trattamento endovascolare per l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) nei malati con sclerosi multipla (SM).

Al termine dello studio, secondo gli autori, è possibile affermare che il risultato del trattamento endovascolare sembra ridursi nel tempo, sebbene la linea di base sia superiore a quella preoperatoria. Per confermare tale conclusione questo studio dovrebbe essere riprodotto su un gruppo di pazienti più ampio.

Questo studio, che conferma i benefici dell’angioplastica nei pazienti con sclerosi multipla, talvolta transitori, rivela la necessità di avviare al più presto uno studio terapeutico più ampio sulla CCSVI nella SM come quello italiano “Brave Dreams”, promosso dalla Regione Emilia Romagna e coordinato dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro MalattieVascolari dell’Università di Ferrara), il medico che ha scoperto la CCSVI nel 2007.

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Appare dunque del tutto illogica la posizione dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) che recentemente ha negato il finanziamento richiesto, deludendo le aspettative dei 61.000 malati italiani e delle loro famiglie per una patologia, la sclerosi multipla, di cui non si conoscono ancora né le cause né una terapia definitiva e veramente efficace per tutti.

Fonte: http://phleb.rsmjournals.com/content/27/suppl_1/187.abstract

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