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Sclerosi Multipla: uno studio sulla descrizione vascolare delle lesioni perivenulari

Creato il 14 giugno 2012 da Yellowflate @yellowflate

Continua la controversia tra alcuni neurologi e i vascolari in merito alla teoria sulla possibile correlazione tra l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara) e la sclerosi multipla (SM), malattia gravemente invalidante che colpisce 63.000 italiani e per la quale purtroppo non si conoscono ancora né le cause né una cura efficace per tutti.

Sono usciti diversi studi che hanno confermato la la teoria di Zamboni (provenienti soprattutto da esperti vascolari) di cui abbiamo già riferito in altri articoli; è però utile ricordare che nel novembre scorso è stato pubblicato sul sito del National Institute of Neurological Disorders and Stroke un piccolo ma interessate studio intitolato “Descrizione vascolare delle lesioni perivenulari nella sclerosi multipla“, la cui autrice, Manori De Alwis, ha vinto un premio.

Secondo la dr.ssa De Alwis, la sclerosi multipla (SM) è una malattia infiammatoria demielinizzante del sistema nervoso centrale (SNC) che colpisce la materia bianca del cervello e del midollo spinale. La maggior parte delle lesioni della sclerosi multipla si sviluppano attorno a delle piccole vene infiammate. Tuttavia, non è noto se queste vene siano diverse da quelle che non sviluppano lesioni o da vene simili in soggetti sani.

L’autrice ha studiato 19 pazienti con sclerosi multipla e 2 volontari sani. Usando un nuovo protocollo di imaging a concezione segmentata eco-planare, sono state acquisite immagini sagittali dell’intero cervello pesate in T2 con uno scanner Philips a 3 tesla dopo la somministrazione di gadolinio (TR = 51 ms, TE = 28ms; 0,55 voxel isotropici, tempo di acquisizione 6min). Sono state identificate lesioni focali della materia bianca classificate in due gruppi, a seconda che il loro diametro in sezione trasversale sia inferiore o superiore a 3,5 mm. Uno speciale software di analisi dell’immagine (PACS Carestream Ver. 11.1) ha permesso di individuare e ricostruire i corsi delle vene intraparenchimali sia all’interno che all’esterno di queste lesioni. E’ stato misurato il diametro delle vene all’interno e appena fuori le lesioni e confrontati i risultati con il diametro delle vene sane dei casi di SM e nelle vene normali dei casi non-SM. E’ stata anche registrata la localizzazione delle lesioni (juxtacorticale, sottocorticale, o periventricolare), la dimensione delle lesioni e la lunghezza della vena all’interno di ogni lesione.

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Sclerosi Multipla: uno studio sulla descrizione vascolare delle lesioni perivenulari
E’ stato analizzato un totale di 150 vene: 45 vene circondate da piccole lesioni perivenulari, 41 vene al centro di grandi lesioni, e 64 vene senza lesioni. Il diametro medio delle vene all’interno delle lesioni della sclerosi multipla (0,76 ± 0,14 millimetri) era minore del diametro medio delle vene appena fuori della lesione (1,18 ± 0,13 millimetri) in entrambe le lesioni grandi e piccole (p <0,001). Le vene extralesionali nei casi di SM erano più grandi di quelle dei volontari sani (1,18 vs 0,99 ± 0,14 millimetri ± 0,09 millimetri; p <0,001). Delle piccole lesioni, il 58% erano nella sostanza bianca periventricolare, il 33% della sostanza bianca sottocorticale, e il 9% nella sostanza bianca juxtacorticale. C’era una leggera correlazione lineare positiva tra la vena e il diametro della lesione nelle piccole lesioni perivenulari. C’era anche una correlazione positiva tra la lunghezza della vena e il diametro della lesione nelle lesioni di maggiori dimensioni.

Al termine dello studio, secondo l’autrice, le vene all’interno delle lesioni sono significativamente più piccole rispetto a vene simili nello stesso cervello che si trovano al di fuori delle lesioni. Questa scoperta fornisce una nuova visione della componente vascolare delle lesioni della SM, forse corrispondente ad un effetto compressivo della cuffia perivascolare infiammatoria nelle lesioni. La constatazione che le vene sane di pazienti affetti da SM sono significativamente maggiori a quelle dei volontari sani può riflettere un cambiamento vascolare prelesionale nei cervelli con SM o potenzialmente un effetto di diffusa perdita di volume cerebrale.

Fonte: http://www.ninds.nih.gov/jobs_and_training/summer/2011_students/Manori-De-Alwis-Abstract.htm


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