Alcuni ricercatori dell'Università di Vienna hanno monitorato i volumi venosi nelle placche di pazienti con sclerosi multipla (MS) rispetto ad un gruppo di controllo di pari età in un periodo di 3,5 anni.
Dieci pazienti con sclerosi multipla sono stati sottoposti ad un esame neurologico annuale e di risonanza magnetica. E' stata utilizzata la risonanza magnetica (MRI) a 7 Tesla (T 7) a suscettibilità pesata di immagini (SWI), combinata con sequenza FLAIR o il contrasto FLAIR per la segmentazione manuale delle vene nelle placche, nella sostanza bianca apparentemente normale (NAWM) e nella materia bianca di pari posizione di 9 controlli di pari età. E' stato valutato il volume venoso in rapporto al volume del tessuto per ogni punto di tempo al fine di descrivere nel tempo la dinamica dei volumi venosi nelle placche di SM.
Le placche di SM, che sono state rilevate di recente durante il periodo di studio, mostravano volumi venosi significativamente più alti rispetto all'area pre-placca 1 anno prima della rilevazione della placca e alle aree corrispondenti della NAWM. I volumi venose nelle placche consolidate di SM, che erano presenti già nelle prime scansioni, erano significativamente più alti rispetto alla NAWM e ai controlli.
Al termine dello studio, secondo gli autori, i loro dati sono alla base di una relazione tra vene e sviluppo delle placche nella SM e riflettono l'evidente aumento dei calibri venosi dovuto all'incremento del diametro venoso o ad un aumento del consumo di ossigeno nelle placche della SM iniziale.
Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25903703