sclerotinia

Creato il 01 marzo 2013 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Le malattie parassitarie delle piante non sempre sono provocate da insetti. Alcune, tra le più temibili e dannose, sono provocate anche da funghi. Una di queste si chiama “sclerotinia” ed è causata da funghi appartenenti al genere degli Ascomiceti. Questo gruppo di funghi è molto numeroso e comprende diverse specie che possono attaccare moltissime varietà di piante. La sclerotinia, infatti, si può manifestare sia sugli ortaggi, ma anche nei tappeti erbosi e persino nelle piante ornamentali. Le cure per combattere questa malattia sono essenzialmente preventive e legate a corrette strategie colturali, quali annaffiatura, concimazione e potatura. Solo in caso dei primi segni della malattia si possono usare degli specifici anticrittogamici reperibili presso negozi specializzati.

Caratteristiche


La sclerotinia, come già detto, è una patologia fungina causata da funghi appartenenti al genere degli Ascomiceti. Questi funghi, anche se possono vivere autonomamente, preferiscono parassitare le piante, nutrendosene e danneggiandole fino al completo disseccamento. Le spore di questi funghi tendono a rimanere nascoste nei resti vegetali durante i mesi più freddi, mentre svernano in primavera, in condizioni di elevata umidità e temperatura. Con l’azione del vento, i funghi patogeni si depositano sulle piante, attaccando qualsiasi struttura vegetale, dai rami, ai bulbi, al colletto, fino ai fiori, alle foglie ed ai frutti. I sintomi della sclerotinia cambiano in base all’agente responsabile, ma sono tutti molto gravi e assolutamente dannosi per la resa estetica e produttiva delle piante. Le maggiori specie colpite sono gli ortaggi e le insalate ( cavolo, lattuga, scalogno fagiolo, sedano, asparagi, pomodoro), piante bulbose ( carote, patate, aglio, cipolla, porro), alberi da frutto ( pesco, susino, agrumi, mandorlo), vite, piante ornamentali e graminacee. La sclerotonia, con i suoi sintomi evidenti e devastanti, è in grado di deturpare la resa estetica di tutte le piante colpite.

Sintomi


I sintomi della sclerotinia variano in base alla specie di fungo responsabile. Negli ortaggi, colpiti dal fungo Sclerotinia sclerotiorum e Sclerotinia minor, si formano delle muffe e degli ammassi simili al cotone. Questi ammassi si presentano sulla radice e sul colletto. Man mano che l’infezione avanza, invade tutti i tessuti vegetali. Un altro fungo, chiamato Sclerotinia trifoliorum, colpisce le leguminose, mentre altre specie di funghi della sclerotinia possono colpire le piante ornamentali causando secchezza dei fiori, marciume dei frutti e lesioni cancerose da cui fuoriesce un liquido gelatinoso. La muffa che ricopre le parti colpite può essere bianca o grigia e facilmente confusa con altri tipi di malattie fungine. Radici, tuberi e bulbi possono presentare anche un rigonfiamento di colore nero, mentre fiori, foglie e frutti possono essere ricoperti da un marciume grigio o grigio scuro di consistenza vellutata. Le foglie con marciume tendono a seccare, i fiori appassiscono e cadono, mentre i frutti vengono letteralmente “mummificati” da una muffa che si sviluppa in senso circolare.

Cause


Le cause della sclerotinia sono ambientali e colturali. I funghi responsabili della malattia tendono a fare la loro apparizione a primavera, in condizioni di abbondanti piogge e temperature. Quando svernano, si possono manifestare su prati erbosi e sulle parti di ortaggi, leguminose, tuberi, alberi da frutto e specie ornamentali. Una condizione che favorisce la comparsa della scleronitinia è l’eccessiva umidità. Questa può essere provocata dalle piogge, ma anche dalle eccessive irrigazioni.

Prevenzione e lotta


La sclerotinia si combatte essenzialmente con la prevenzione, ovvero con accorgimenti colturali che impediscono la comparsa del fungo. E’ buona norma, infatti, evitare le irrigazioni eccessive e i ristagni di umidità. Per evitare gli accumuli idrici, bisogna favorire il drenaggio del terreno. Questo si può ottenere praticando periodicamente la sarchiatura del substrato, ovvero un rivoltamento dello stesso. Prima della semina il terreno va anche disinfettato con fungici rameici ad ampio spettro e a funzione preventiva. Una buona operazione preventiva è l’uso di stallatico maturo, unico concime in grado di migliorare la qualità del terreno e di rendere le piante più resistenti a parassiti e malattie. Dopo la potatura è utile eliminare i resti vegetali dal terreno. Il fungo, infatti, durante i mesi invernali, si nasconde proprio tra i resti vegetali potati, danneggiati o essiccati. In caso di malattia conclamata si possono usare dei prodotti rameici o degli antifungini specifici, come il procloraz e il propiconazolo. Questi prodotti vanno applicati nei periodi caldo –umidi, sia scopo preventivo che curativo. La somministrazione a scopo terapeutico va effettuata non appena compaiono le prime macchie. La dose massima consigliata è di 40 ml per 100 metri quadri, da sciogliere in circa quindici litri di acqua. Le terapie naturali contro la sclerotinia possono essere anche a base di farina di roccia e infuso di equiseto, da spargere su tutta la pianta infetta. In caso di infezione grave occorre eliminare e bruciare del tutto le parti danneggiate.

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