“E’ un Monza praticamente al completo quello che si presenta a Genova per confrontarsi con una squadra reduce da tre vittorie pesanti. Si gioca allo Sciorba con un bel sole e un vento teso che non disturba il gioco. Il primo quarto d’ora di partita è un monologo biancorosso che frutta tre mete e che annichilisce i padroni di casa incapaci di contrastare le folate dei trequarti monzesi innescati da un pacchetto di mischia che domina su tutti i punti di incontro. Proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto, il Monza inizia a complicarsi la vita, abbandonando un gioco lineare, ma preciso e veloce, per cercare giocate inutilmente complicate, contribuendo così a rimettere in gioco un Genova che piano piano comincia a giocare nella nostra metà campo; una punizione e una meta dei liguri potrebbero riaprire la partita, ma hanno l’effetto di svegliare il Monza che marca una bella meta con Della Ventura che buca la difesa avversaria dopo una bella finta di Fontana. La fine del primo tempo arriva in un momento in cui in campo sembravano prevalere confusione e nervosismo di entrambe le squadre causate da alcune decisioni controverse dell’arbitro.
Alla ripresa Borzone propone un cambio in mediana e al centro si schiera Fedeli, al rientro da un brutto infortunio; il Monza marca la meta che mette al sicuro il risultato con Fontana, lesto a sfruttare un’indecisione dei Genovesi pressati dalla nostra difesa. Con la partita ormai segnata le due squadre si affrontano a viso aperto alternando momenti di bel gioco a fasi in cui errori e indisciplina spezzettano il gioco, ancora una meta per parte e l’arbitro fischia la fine.
La temuta trasferta in quel di Genova permette al Monza di incamerare 5 punti e di rientrare in corsa per il terzo posto in classifica, ma soprattutto ha permesso di rivedere una squadra che, finalmente al completo, può permettersi varie opzioni di gioco e buona velocità di esecuzione, caratteristiche queste che, se accompagnate dalla costanza nell’allenamento, non potranno che consolidarsi e permettere di trovare quella continuità che ancora ci manca.”