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Sconto Imu e Tasi 2016: scadenza per la registrazione di case in comodato ai figli, esenzione per imbullonati

Creato il 02 febbraio 2016 da Rodolfo Monacelli @CorrettaInforma

La legge di Stabilità 2016 ha introdotto lo sconto Imu e Tasi per coloro che concedono la propria casa in comodato ai figli: chi vuole approfittare di questa agevolazione però deve sbrigarsi, visto che per beneficiare della riduzione delle tasse sulla casa i contratti di comodato devono essere registrati all’Agenzia delle Entrate entro il 4 febbraio.

Registrazione entro il 4 febbraio 2016 per avere lo sconto Tasi e Imu sulle case in comodato ai figli

Se entro questa scadenza non avviene la registrazione non sarà possibile godere dello sconto Imu e Tasi già dal primo gennaio di questo 2016. L’agevolazione fiscale consiste in un dimezzamento della base imponibile per Imu e Tasi per quelle abitazioni che vengono concesse in comodato gratuito a parenti di primo grado in linea retta (ovvero figli e genitori: sono esclusi quindi i contratti tra nonni e nipoti o tra fratelli). Come detto, e come confermato da Il Sole 24 Ore, lo sconto verrà applicato solo ai comodati il cui contratto è stato registrato entro il 4 febbraio.

La legge ha indicato anche quali sono le condizioni necessarie affinché si possa beneficiare dello sconto Imu e Tasi: prima di tutto il comodatario deve adibire l’immobile ad abitazione principale; poi il proprietario non deve possedere altri immobili (ad eccezione della sua prima casa) nello stesso comune in cui è ubicata l’abitazione ceduta in comodato. In merito a questa regola il Dipartimento delle Finanze ha dovuto fare un chiarimento: l’espressione “altri immobili” non considera garage, fabbricati e terreni.

Esenzione per gli imbullonati: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

La legge di stabilità ha portato novità in tema di Imu anche per quanto riguarda i cosiddetti imbullonati, che da quest’anno saranno esenti dall’imposta. Una circolare dell’Agenzia delle Entrate individua gli immobili a destinazione speciale e particolare che sono interessati dalla norma. Per quanto riguarda la nuova stima delle rendite catastali di industrie o centrali elettriche non verrano più inclusi gli aerogeneratori, gli altoforni, le turbine, i grandi trasformatori e quegli impianti che, a prescindere dalla loro tipologia, modalità di connessione o rilevanza dimensionale, costituiscono le linee produttive dell’unità immobiliare. Sono esclusi pure i pannelli fotovoltaici (tranne quelli che sono integrati nella struttura e non possono essere smontati senza rendere inutilizzabile la parete o la copertura a cui sono connessi). Per l’aggiornamento dei dati catastali c’è tempo fino al prossimo 15 giugno: oltre quella data non sarà più possibile far valere l’esenzione a partire già dal primo gennaio di quest’anno.


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