Almeno 25 persone, molte delle quali civili, sono morte in una settimana di scontri tra una milizia locale e membri della polizia Liyu, unità paramilitare etiope attiva nella regione dell’Ogaden, in un’area vicino alla frontiera con l’Etiopia. Il governatore della regione di Galgaduud, Hussein Weheliye Irfo accusa le unità militari di aver lanciato un attacco improvviso contro i pastori della zona e ha chiesto l’intervento del governo di Addis Abeba e dei caschi verdi presenti in Somalia.
Ali Omar, direttore dell’ospedale del distretto di Guricel – dove la maggior parte dei feriti sono stati ricoverati – ha dichiarato alla stampa locale di aver effettuato cure su 29 pazienti, molti dei quali civili, tra cui donne e bambini con profonde ferite d’arma da fuoco.
Non è chiaro cosa abbia scatenato le violenze, che hanno subito un’impennata nella giornata di venerdì. Alcune fonti collegano l’episodio con le accuse mosse dalla comunità locale nei confronti di un agente dell’unità Liyu di aver violentato una donna.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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