28 gennaio 2015 Lascia un commento
Sono molto legato all’originale del 1981. Innanzitutto ricordo ancora l’impressione che mi fece vedendolo al cinema, dinamite pura per un tredicenne con tanta voglia di avventura ed effetti speciali. Effetti speciali appunto del maestro dei maestri, Ray Harryhausen il padre dello stop-motion che prima della computer graphics, ha elevato la fantasia a realta’.
Fu un’esperienza esaltante, come solo da ragazzini si puo’ vivere e se ancora oggi lo ricordo cosi’ vividamente e’ grazie a lui e alla sua magia.
Tutto questo per dire con quale spirito benevolo ho visto il film e in fondo quanto poco oggettivo possa essere.
Al botteghino e’ andato bene ma non troppo e non chiedetemi il perche’. Forse l’alone mistico del predecessore ancora m’incanta e mi rende cieco o forse serve sospendere lo sguardo critico quando l’unica cosa che si chiede e’ divertirsi.
Mi e’ piaciuto, per quanto non manchino momenti anche imbarazzanti. L’Olimpo ad esempio e’ pessimo, iniziando proprio da suoi protagonisti, un Liam Neeson ridicolo Zeus e altrettanto inconsistente Ralph Fiennes nei panni di Ade che eppure graficamente e’ ben rappresentato. Entrambi sembrano principianti in abiti posticci per una festa in costume da balera di periferia. Meglio Sam Worthington nei panni di Perseo e i guerrieri umani, in testa Mads Mikkelsen e Liam Cunningham. Leterrier fa il suo mestiere e lo fa bene, in fondo e’ un regista tarato per questo tipo di pellicola e non si chiede molto di piu’. In sostanza trovo stupido infierire su un prodotto che vuole palesemente intrattenere e vuole farlo al meglio in gran parte riuscendoci.