Magazine Media e Comunicazione

Scontro TV. Berlusconi ha annullato Santoro e Travaglio, non senza qualche scivolone

Creato il 11 gennaio 2013 da Iljester

berlusconi-santoro-travaglio-servizio-pubblico-770x513Ieri sera ero indeciso se seguire o meno Serviziopubblico. Non sono mai stato un fan di Santoro e Travaglio, né del loro antiberlusconismo radicale e fazioso. Personalmente ritengo che fare informazione televisiva richieda sempre un minimo di equilibrio e di professionalità, rispetto e obiettività. Elementi che non ho mai visto nelle talk di Santoro e men che meno a Serviziopubblico. 

Ma ieri trasmettevano una puntata speciale: Silvio Berlusconi. Il politico che più di altri è stato fatto oggetto di attacchi spesso osceni da parte del conduttore e della sua spalla. Di fatto, la “vittima” che entrava nella fossa dei leoni. Come potevo perderla? Come potevo lasciarmi sfuggire questo momento televisivamente storico? Per anni Santoro e Travaglio da una parte e Berlusconi dall’altra si sono fronteggiati a suon di simulazioni televisive, dichiarazioni per mezzo di agenzie di stampa, editti o con l’intermediazione di politici da salotto, ma mai direttamente. Ieri è stato lo scontro diretto e credo finale, dopo il quale non credo ce ne sarà un altro e se ci sarà non avrà lo stesso sapore.

La puntata è iniziata con un certo fair play. Era evidente che le buone intenzioni erano quelle di non far scadere lo scontro in rissa. Soprattutto era evidente l’intenzione di Berlusconi di rimanere seduto sulla sedia offertagli da Santoro fino alla fine. Ebbene, è riuscito nell’impresa, deludendo molti bookmakers. E il suo atteggiamento scherzoso ha messo subito a disagio Santoro, che a stento tratteneva il suo livore antiberlusconiano. In un paese come gli USA un simile atteggiamento avrebbe denotato scarsa professionalità, ma in Italia il confine tra giornalista e politico fazioso è molto labile.

Le domande sono state tutte più o meno velenose, ma poste da attori e comparse davvero non altezza. A partire dalla Costamagna e dalla Innocenzi. Sinceramente due fustigatrici armate di piumini d’oca contro un Cavaliere blindato con acciaio temprato, in una puntata che avrebbe dovuto dichiarare la sua morte mediatica.

Niente di tutto questo. Il Cavaliere ha soffiato sulle due inquisitrici e le ha spazzate via come fossero due fuscelli, e – con il solito sorriso sulle labbra – ha affrontato Travaglio. Un Travaglio davvero pallido, incapace di guardare negli occhi il Cavaliere. Come sempre capita, con quest’uomo, i suoi interventi si sono ridotti a mere elencazioni spiritose delle contraddizioni dell’azione politica del Cavaliere: IMU, ma anche il tema preferito da Travaglio, i politici inquisiti. Due temi sui quali il Cavaliere è stato quasi eroico, nonostante l’evidente scivolone sull’IMU e il suo tentativo di giustificare il perché abbia approvato con il PDL la tassa più iniqua di sempre.

Link Sponsorizzati

Poi però Santoro ha tirato fuori l’intervento di una imprenditrice delusa da Berlusconi che fa le veci di Barnard: uscita dall’euro, riappropriazione della sovranità monetaria, ecc. Una chiara offensiva antieuropeista, creata ad hoc per mettere in contraddizione il Cavaliere: Europa sì, Europa no. Berlusconi non è cascato, e ha dichiarato che il suo europeismo è quello dei popoli e non delle banche, salvo poi confondersi tra la Deutsche Bank e la Bundesbank (scivolone grosso) quando Santoro e la Costamagna hanno affrontato con malizia l’argomento “complotto”; il complotto – ricordiamo – che portò lo spread alle stelle e poi Monti alla guida del paese.

Ma anche in questo caso il Cavaliere esce vittorioso dall’insidia e i suoi messaggi ai telespettatori passa chiaro e forte, per chi lo ha voluto ascoltare tra un siparietto e l’altro (“Lei è andato all’Università o alle scuole serali?” sbotta a un certo punto Berlusconi, e a Travaglio: “Travaglio, io sono il suo core business”):

  1. L’Italia è un paese oggettivamente ingovernabile. La nostra Costituzione, così come è, impedisce la nascita di Governi autorevoli (di destra o di sinistra) capaci di avere un ruolo di peso in Europa. È necessario operare delle riforme costituzionali.
  2. L’IMU l’ha imposta Monti, che ha posto la fiducia. Non potevamo togliergliela appena dopo qualche mese, solo per impedirlo. Avrebbero attribuito a noi la responsabilità di un eventuale disastro italiano.
  3. Sono per l’Europa dei popoli e ho fatto gli interessi dell’Italia e non della Merkel.
  4. Non mi pento di niente. Il mio Governo ha fatto quanto era possibile per fronteggiare la crisi. Nel 2009 l’Italia non era nelle cattive acque in cui si trova oggi.
  5. La Germania dall’euro ha solo guadagnato, mentre l’Italia ha perso parecchio. È necessario che la BCE garantisca il debito pubblico degli Stati membri. Cosa che oggi non fa.

Al di là di qualche evidente scivolone e qualche macroscopica contraddizione, è indubbio che il Cavaliere ha dominato la serata, ha condotto la partita davanti a un Santoro e un Travaglio che non hanno obiettivamente retto. Il colpo di grazia è stato il “metodo travaglio” che Berlusconi ha utilizzato contro lo stesso Travaglio: un elenco asettico di condanne civili e penali per diffamazione, che il giornalista avrebbe subìto in tutti questi anni. Un elenco che ha fatto uscire dai gangheri Santoro, decretandone il KO tecnico e la vittoria del Cavaliere in un ambiente ostile come quello di Serviziopubblico.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :