ma come in questi giorni onestamente non me lo aspettavo proprio.
la mattinata piena di sole un caldo che non si respira, poi nel primo pomeriggio le nuvole e nella serata trombe d'aria e chicchi di grandine che se uno ci sta sotto si fa anche male.
e siamo in piena estate.
è un tempo così strano che ben si adatta alla mia strana situazione psicologica, in cui a volte mi sento bene, contenta e abbastanza soddisfatta di me e della mia vita, per sentirmi sotto un treno solo pochi minuti dopo.
sarà per questa maledetta mandibola che mi sono slogata oramai tre settimane fa e che continua a farmi male come fosse il primo giorno, anzi volendo vedere ho avuto momenti migliori appena slogata. sarà che mi sento particolarmente empatica in questi giorni per cui quello che mi succede intorno mi riverbera come un diapason, e quindi mi sento sconvolta per il disastro di viareggio come se fossi stata io a non revisionare il treno, mi sento in colpa per la morte di Michael Jackson come se non avessi fatto abbastanza per aiutarlo, mi sento felice per il paziente che riesce ad uscire ancora con le sue penne di sala, e così via.
è una strana sensazione come se improvvisamente fossi diventata uno specchio riflettente e tutto quello che mi succede attorno mi riverbera, mi sento di cristallo, fragile e pronta a rompersi, o di acciaio temprato pronta a tagliare come una lama.
e non so perché, non so perché questi continui cambi di rotta del mio carattere, del mio umore, che mi stancano, mi provano, mi esauriscono, per poi ricaricarmi con nuove energie con nuovi interessi che mi fioriscono attorno.
mi sento come un rivoluzione, come se in me stesse uscendo una gettata di lava che deve solidificare e prendere una nuova forma, un nuovo tipo di realtà che sta ancora cercando una sua configurazione.
ecco che ricomincia il dolore, una sorta di lama che mi penetra nel particolazione della bocca a sinistra e mi penetra fino al cervello, mi rende difficile ragionare, parlare, addirittura guardarmi attorno. poi scema e mi lascia li sconvolta e spossata.
sono gironi di pazzia, per il tempo e per me.
passeranno.