Scritto da: Carlo Bonaccorso 10 settembre 2014 in Notizie dal mondo Inserisci un commento 37 visite
Dopo 126 anni, è stata scoperta l’identità di Jack lo Squartatore, il serial killer colpevole di efferati omicidi che sconvolsero la Londra di fine Ottocento. Si tratterebbe di Aaron Kominski, immigrato polacco di 23 anni all’epoca barbiere di Greenfield Street. La recente identificazione, riportata dal giornale inglese Daily Mail, risolverebbe un caso lungo 126 anni.
La figura di Jack the Ripper è sempre stata un cult della cronaca nera, protagonista di libri e film che l’hanno fatta conoscere in tutto il mondo. L’assassino di prostitute ha terrorizzato il popolo londinese. Ma la sua identità è sempre rimasta avvolta nel mistero. Almeno fino ad oggi.
Scoperta l’identità di Jack lo Squartatore, immigrato polacco
Residente nel quartiere londinese degradato di Whitechapel, Aaron Kominski era già una faccia conosciuta alle forze dell’ordine; l’ispettore Donald Swanson, ai tempi a capo delle indagini, scriveva così nei suoi appunti, oggi conservati al Museo del Crimine di Scotland Yard: E’ un ebreo polacco, di basso ceto, che vive con la sua famiglia a Whitechapel, la zona tristemente rinomata per i suoi quartieri degradati e teatro degli efferati delitti del killer. Un’opinione ancora peggiore la si trova negli appunti dell’assistente capo Sir Melville Macnaghten: ha un grande odio per le donne … con forti tendenze omicide. Kominski, morì nel 1899, impunito, in un manicomio inglese.
La scoperta è avvenuta grazie all’esame del DNA trovato nello scialle di una delle vittime, Catherine Eddowes, assassinata il 30 Settembre del 1888 ed acquistato all’asta nel 2007 da Edward Russel che nei prossimi giorni pubblicherà un libro illustrato proprio sulla vicenda. Nel 2011 sono iniziate le analisi condotte dal professor Jari Louhelainen, docente di biochimica all’Università di Liverpool. Comparando le tracce trovate nello scialle con quello dei discendenti dell’omicida, si sarebbe arrivati alla risoluzione del caso.
Una scoperta importante che risolverebbe un enigma lungo un secolo.
Un mistero, però, rimane ancora irrisolto: il numero degli omicidi. Secondo alcuni arriverebbe a sedici, ma per altri si fermerebbe a cinque. L’unica cosa certa era il metodo brutale con cui uccideva le sue vittime: dopo averle sgozzate, prelevava gli organi interni lasciando sul posto il corpo squartato. Quando la notizia della scoperta dell’identità di Jack lo Squartatore troverà la sua definitiva conferma, Aaron Kominski diventerà, senza ombra di dubbio, protagonista di nuove opere cinematografiche e letterarie.