Alcuni ricercatori americani hanno recentemente scoperto che sono proprio i ‘fantasmi’ delle fibre danneggiate a funzionare da guida per le cellule staminali nella riparazione del tessuto muscolare.
Gli studiosi americani della Carnegie Institution for Science e del National Institute of Child Health and Human Development (Nichd) hanno recentemente pubblicato i risultati di un’innovativa ricerca sulla rivista “Cell Stem Cell”. Tale studio ha scoperto che esistono dei ’fantasmi’ delle fibre danneggiate che fanno da guida alle cellule staminali nella riparazione del tessuto muscolare, affinché possano ricostruirlo in modo preciso, secondo lo schema originario.
Per la ricerca dei ”fantasmi” dei muscoli da riparare sono state impiegate due tecnologie innovative, mediante le quali i ricercatori hanno visualizzato come funzionano i meccanismi di riparazione del tessuto in vivo nelle cavie. E’ stato utilizzato un microscopio molto preciso, in combinazione con una tecnologia di visualizzazione basata sui fotoni. Grazie a questo metodo all’avanguardia è stato possibile rilevare come le cellule staminali si dirigano verso la regione da riparare seguendo le fibre ‘fantasma’, che altro non sono se non i resti della matrice extracellulare che stava attorno alle fibre muscolari morte.
Nel dettaglio, le cellule staminali hanno dei movimenti bidirezionali lungo l’asse maggiore delle fibre “fantasma”: grazie a questo moto si diffondono, si separano, si fondono e si differenziano, al fine di produrre nuovo tessuto muscolare. Nel caso in cui le fibre “fantasma” vengano spostate, le cellule staminali preposte ai meccanismi di riparazione possono comunque a riparare il tessuto muscolare, ma il nuovo muscolo risulta disorganizzato. In pratica, le fibre “fantasma” funzionano come degli ‘architetti’ i grado di coordinare la rigenerazione muscolare, dando le giuste indicazioni su dove posizionare il nuovo tessuto, affinché abbia le medesime dimensioni e lo stesso orientamento di quello originario.
Fonte: ANSA