È stato battezzato Massiccio Tamu, il vulcano più grande della Terra, scoperto nel profondo dell’Oceano Pacifico in cui giaceva. Esso è esteso quanto la Gran Bretagna e l’Irlanda messe assieme, grande quasi quanto i vulcani giganti di Marte e si colloca tra i più grandi del Sistema Solare.
Ha le sembianze di un’immensa cupola tondeggiante formatasi da un’eruzione di lava circa 144 milioni di anni fa.
A causa della sua forma a scudo, bassa e larga, e non quindi la classica struttura a cono tipica dei vulcani, fino ad oggi è stato considerato un semplice altopiano oceanico.
In seguito a questa clamorosa scoperta, è stata aggiornata la classifica dei vulcani più grandi al mondo, che ha visto il Massiccio Tamu sorpassare il Mauna Loa delle Hawaii, il più grande vulcano attivo sulla Terra che, con i suoi 5.000 km, rappresenta solo il 2 per cento circa delle dimensioni del Tamu.
Per essere precisi, William Sager, professore presso il Dipartimento di Scienze della Terra e Atmosferiche dell’Università di Houston, ha iniziato a studiare il vulcano circa 20 anni fa. La ricerca è ora pubblicata su Nature Geoscience. La massa di basalto che costituisce il vulcano in questione proviene da una singola fonte.
La cima si trova circa 2.000 metri sotto la superficie dell’oceano, mentre gran parte della sua base si trova a 6-7 km di profondità. Concludiamo con le parole di Sager stesso che ci aiutano a farci un’idea del vulcano: “Non è alto, ma molto ampio, quindi le pendenze dei fianchi sono molto graduali. Infatti, se uno si mettesse in piedi di lato farebbe difficoltà ad individuare la pendenza. Sappiamo che si tratta di un unico immenso vulcano costruito da massicci flussi di lava che emanavano dal centro del vulcano per formare un ampio scudo”.
La scoperta del Massiccio Tamu servirà ai geologi per aver maggiori informazioni circa il funzionamento dell’interno della Terra, per molti versi ancora così misterioso ed imprevedibile.
Written by Cristina Biolcati