Il ritorno di un affezionato e caro amico della rubrica Scopriamo l’Artista
Salve a tutti!
Dopo un paio d’anni siamo molto felici di ospitare per la seconda volta un vecchio e caro amico della nostra rubrica. Vi prego quindi di dare il vostro più caloroso benvenuto a Mauro Cesaretti!
Ciao carissimo Mauro e ben ritrovato! Prima di tutto puoi rinfrescare un po’ la memoria dei nostri amici presentandoti brevemente?
Ciao a tutti! Ero stato intervistato due anni fa, ormai, per il mio primo libro “Se è Vita, lo sarà per sempre” che è andato abbastanza bene per esser stato il mio primo libro.
Com’è proceduta la tua carriera poetica?
Nel frattempo ho brevettato la “Body Poetry” che, per chi non lo sapesse, è un tipo di danza basata sulla letteratura nata agli esordi come iniziativa sul mio canale Youtube e successivamente naufragata in performance ed altro. Ho inoltre girato l’Italia con il mio tour ed incontrato tante persone fantastiche.
Cosa ti ha spinto a scrivere la tua nuova raccolta di poesie? Da cosa hai preso spunto?
Ormai il progetto della trilogia è iniziato nel 2013 e lo concluderò nel 2018. Questo è il secondo libro e diciamo che lo spunto fondamentale è stato bisogno di continuare a trasmettere poesia e ovviamente iniziare a delineare la vera essenza della trilogia con nuove tematiche.
Qual’è la tematica centrale di “Se è poesia, lo sarà per sempre”?
Non ce n’è una in particolare! Principalmente sono due: una legata alla mia concezione di istante, ovvero l’uomo contemporaneo non è più abituato a leggere periodi lunghi, canzoni o ballate, a meno che non siano trasportate dalla musica, ma sente il bisogno di velocità e di scritte intense. E’ importante perciò creare un linguaggio immaginifico che sia istantaneo e subito memorizzabile anche a livello emotivo. L’altro tema, quello un po’ più pesante, è quello della morte in vari aspetti che partono dal dolore o dalla malattia e arrivano fino a tematiche ultraterrene.
Ho notato un’evoluzione nel tuo modo di scrivere? A cosa è dovuto questo cambiamento?
All’affermarsi sempre di più della mia consapevolezza stilistica che per l’appunto cerca il ritorno alla metrica e a determinati aspetti che secondo me riportano la distinzione tra poeta e prosatore.
Hai qualche altro progetto in serbo che vuoi condividere con i nostri amici?
Mauro Cesaretti e non perdetevi da gennaio la nuova Body Poetry, quest’anno Hip Hop con i ballerini Stritti e Nicolas Giaccaglia, e la nuova iniziativa Istanti di videopoesia.