Scopriamo La Chimica...All'interno Della Bocca

Creato il 21 gennaio 2012 da Annaritarbr
Scopriamo La Chimica...All'interno Della Bocca è uno dei cinque percorsi didattico/apprenditivi da me ideati e contenuti nell'inserto dossier "La chimica: una scienza naturale per uno sviluppo sostenibile", pubblicato nel n. 8, 1 dicembre 2011, della rivista Scuola e Didattica nell'occasione dell'Anno internazionale della chimica.

Lo rendo disponibile per i docenti che me ne hanno fatto richiesta e per altri interessati.
Il nostro approccio alla Chimica ha inizio con un percorso esplorativo non tra i muri di un tipico laboratorio scolastico bensì in un laboratorio un tantino inusuale, che appartiene a ciascuno di noi: la bocca! Non occorrono, pertanto, attrezzature particolari o costose, essendo sufficienti una certa dose di curiosità e voglia di esplorare. Lo scopo è quello di far scoprire ai ragazzi che la Chimica non è “qualcosa” di misterioso e accessibile soltanto a quegli strani personaggi un po’ allucinati che a volte vediamo nei film, ma, al contrario, è presente nella nostra vita di tutti i giorni, a partire dal nostro stesso organismo. Vediamo in che modo!
Scopriamo e “mappiamo” i sapori fondamentali
Il sapore è una sensazione complessa in quanto tutti i sensi intervengono nella sua costruzione. Come aveva già intuito Brillat-Savarin, il gusto non appartiene esclusivamente al palato: noi percepiamo i sapori a partire da un insieme di sensazioni che includono i cinque sensi. E’ più appropriato, dunque, affermare che sentiamo i sapori nel cervello: infatti, soltanto assemblando le sensazioni elaborate dai cinque sensi possiamo ricostruire la complessa sensazione denominata “gusto”.

In particolare, il gusto e l’olfatto, sono strettamente interconnessi poiché per molti aspetti si sovrappongono. Essi sono sensi chimici in quanto sensibili ad agenti chimici naturali o artificiali.
I recettori della lingua sono in grado di riconoscere i quattro gusti di base "dolce, salato, amaro e acido". Accanto a questi, ci sono, anche se i testi di fisiologia ancora non li menzionano, il gusto "umami" (un sapore di “brodo” o “di carne” legato all’elaborazione del glutammato di sodio, esaltatore di sapidità, reperibile nelle etichette alimentari) e il gusto "grasso". L’umani è stato identificato all'inizio del 1900 da uno scienziato giapponese, Kikunae Ikeda mentre il gusto grasso è stato scoperto recentemente da un team di ricercatori australiani della Deakin University [1].

Proponiamo, pertanto, un’attività mediante cui far realizzare ai ragazzi una mappa dei principali gusti che si avvertono sulla lingua. Il percorso potrebbe avvalersi della collaborazione del docente di Tecnologia perché la tematica rientra anche nell’ambito relativo all’Educazione alimentare.
Scaricare il percorso operativo "Scopriamo la chimica...all'interno della bocca".


Nota: per quanto riguarda la mappa dei gusti, i libri della scuola secondaria riportano quanto evidenziato nell'immagine all'inizio del post. In realtà, secondo una ricerca scientifica, di cui sono venuta a conoscenza di recente, benché risalga al 2006, non esisterebbe una mappa dei gusti localizzati in determinate aree della lingua, e quindi in particolari cellule, perché, invece, essi sarebbero percepiti dalle cellule dell'intera superficie linguale.
Detto questo, altri studi suggeriscono che alcune parti possono essere più sensibili a certi sapori, e che ci possono essere differenze nel modo in cui uomini e donne percepiscono acido, salato e amaro. Differenze percettive esisterebbero anche tra fumatori e non fumatori.
Pertanto, potreste organizzare delle attività mirate a verificare tali conclusioni.


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