Scorci di festività spocalittiche

Creato il 14 gennaio 2016 da Taccodieci @Taccodieci
Le feste con un bambino in casa possono essere particolarmente devastanti. E non a causa del bambino in sè, per carità, ma a causa del "contorno".
In primis ci sono loro, gli impareggiabili nonni, che se uniti al cenone della vigilia possono arrivare a essere quasi letali.
Dal cenone ce ne siamo andati all'una, prima ancora del dolce, stanchi sfatti.
Ricordo infatti i tempi in cui mio padre, quando mio fratello e io eravamo piccoli, alzava il pugno al grido "i nonni xe i primi da intangarar", che tradotto dal veneto suona più o meno come "i nonni sono i primi che andrebbero presi a schiaffi".
Che ne è stato di quell'uomo? Mah, credo si sia perso da qualche parte tra il cavallino a dondolo e lo scivolo.
Infatti io ho perso di vista Superboy nel momento in cui ho varcato la soglia di casa dei nonni e l'ho arraffato all'una, placando una nonna che neanche Mirco Bergamasco e uscendo di casa.
Tutti (giustamente) volevano strapazzarlo, volevano una foto di lui che apre i regali, con lui, senza di lui, sorridenti, seri, in piedi, seduto, disteso, che strilla, che non ne può più, aiutooo! In tutta la vita Belen non è stata tanto fotografata.
Fino a che Superboy è scoppiato.
Poi sono riuscita a farlo addormentare nel lettone dei nonni e l'ho coperto... con la coperta del gatto. Errore mio, certo, ma dalla mia ho che ero abbastanza provata. Poi si è svegliato, poi di nuovo a dormire, poi svegliato.
E chissà come mai si svegliava così presto! Bastava che qualcuno andasse davanti alla porta della camera aperta dicendo ad alta voce "oh che bello, guarda come dorme beato!".
Che dire dei regali? Se non sono ingombranti e rumorosi, con tutto il coro dell'Antoniano che ci canta dentro, non vanno bene.
"Tanto voi avete la casa grande", hanno detto.
Certo, e il giorno di Santo Stefano in soggiorno c'era un ingorgo tra un cavallo e una Ferrari che non permetteva a noi di sederci sul divano a guardare il tg.
Senza contare che per giorni il suddetto bambino non ne ha voluto sapere di mangiare e di dormire una notte filata.
I più si chiedevano come mai, per me era solo fuori come un balcone.
Poi c'è stato capodanno e Superboy, ormai rodato, a mezzanotte era l'anima della festa: sorrideva a tutti, gridava, scalciava e era incontenibile. Ci ha messi a letto alle tre e mezza. Ed era da quando avevo vent'anni che non vedevo le tre e mezza del mattino.
Dopo settimane di sforzi, ora sono riuscita a riportarlo a ritmi sonno-veglia accettabili e anche il suo appetito è migliorato. Continua solamente a ruggire, Dio solo sa perchè.
Per fortuna, visto che lunedì abbiamo iniziato l'inserimento al nido: siamo quindi prontissimi a risballare tutto, a regredire e a rifare tutto da capo! Notti insonni a me!
Ci ho pure rimesso un telefono.
Superboy lo ha letteralmente ciucciato a morte, Approfittando di una mia distrazione lo ha ben bene riempito di bava e, una volta inserita la bomba-bava nel caricabatterie, ho sentito "bzzz" e puzza di bruciato. Morale? Folgorati sia telefono che caricabatterie.
Per fortuna il negozietto cinese lurido vicino alla stazione lo ha riparato per soli "tlenta eulo". Peccato che ora funzioni tutto tranne l'audio. Non sento suoneria, notifiche, vivavoce... Niente di niente.

Colto sul fatto dalle videocamere di sorveglianza

L'unica cosa positiva? Non ho dovuto disfare l'albero di Natale. Ci ha pensato in tempo zero il gatto. No, non il mio, il gatto che abbiamo ospitato per qualche giorno.
Appena entrato in casa si è fiondato sull'albero neanche fosse coperto di crocchette e in cinque secondi le palline rotolavano per tutta casa.
Superboy poppava, io urlavo al gatto perchè non lo potevo rincorrere e Superboy iniziava a piangere disperato come se stessi rimproverando lui.
Che dire? In queste feste mi sono proprio rilassata.
La Redazione

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