Scorzette d’arancia candite

Da Silva Avanzi Rigobello

Ogni anno preparo un paio di volte, d’inverno naturalmente, le scozette d’arancia candite che si possono conservare anche qualche mese in un contenitore ermetico di vetro o di latta.
Da noi però non durano qualche mese, perché piacciono talmente che finiscono in un lampo.
Una volta che ci si è procurati delle belle arance non trattate con la buccia spessa, con pochi gesti si ottengono questi deliziosi dolcetti che, al naturale o intinti nel cioccolato fanno una bellissima figura nel vassoietto delle friandises da servire col caffè.

Si eliminano con un coltellino le due estremità di 3 belle arance con le caratteristiche che si diceva prima.
Si taglia la buccia a listarelle larghe circa 1 cm e 1/2, si staccano con delicatezza e si mettono in un tegame coperte di acqua fredda.
Si portano a bollore e dopo 1 minuto si scolano. Si rimettono nel tegame e si ripete questa operazione altre 2 volte, per eliminare tutte le impurità.
Con 300 gr di zucchero e 1/2 litro d’acqua si prepara uno sciroppo, ci si versano dentro le scorzette, si aspetta che si alzi il bollore, si abbassa il fuoco e si mescolano delicatamente con una forchetta.
Occorrerà circa 1/2 ora perché diventino lucide e trasparenti e assorbano tutto lo sciroppo.
Aiutandosi con la forchetta si scolano una ad una e si appoggiano su un foglio di alluminio o di carta forno dove si lasciano asciugare completamente.
A questo punto si possono conservare in una scatola di latta o in un barattolo di vetro, oppure fondere del cioccolato e intingervi le scorzette fino a metà, farle asciugare un’altra volta e finalmente riporle.

Dolcetti così, che ormai bisogna sbrigarsi a preparare finché ci sono ancora le arance in commercio, oltre a bocconcini gratificanti in qualunque momento della giornata, diventano un simpatico pensiero per un’occasione non impegnativa, come una visita pomeridiana a un’amica. Basta semplicemente impacchettarli in un cono di cellophane chiuso da un nastrino di rafia.
Acquistano importanza invece se li confezionate in vecchie scatole di latta o su vassoietti di porcellana. In questo caso li potete anche portare se siete invitati a una cena.


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