Filo interdentale o scovolino? Una domanda che i nostri pazienti ci rivolgono frequentemente, quando si affronta la tematica dell’igiene orale quotidiana.
Se l’obiettivo di questi due strumenti è simile, ovvero attuare una pulizia più profonda ed efficace degli spazi interdentali, il loro impiego è specifico, adattandosi in modo diverso alle esigenze e alla conformazione di denti e gengive.
Il filo interdentale agisce in modo molto efficace se utilizzato negli spazi stretti e sotto le riabilitazioni protesiche.
Lo scovolino interdentale, è uno spazzolino estremamente sottile dotato di setole morbide, da montare su un apposito manico.
Lo scovolino é adatto a spazi interdentali più ampi (per i quali l’azione del filo interdentale potrebbe rivelarsi inutile). Il suo utilizzo, ad esempio, è particolarmente consigliato alle persone mature, nelle quali il naturale retrarsi della gengiva favorisce una maggiore spaziatura fra i denti.
Lo scovolino va inserito con una leggera inclinazione nello spazio interdentale e va strofinato più volte muovendolo avanti e indietro. La frizione causata dallo scovolino deve essere molto delicata: non bisogna mai forzare il suo inserimento o farlo scorrere con eccessiva pressione per non danneggiare le gengive. A questo fine, lo scovolino non va mai utilizzato con il dentifricio, poiché potenzialmente troppo abrasivo. Una volta sciacquato accuratamente e lasciato asciugare all’aria, lo scovolino può essere riutilizzato per una nuova pulizia, e va cambiato all’incirca ogni dieci giorni.
Gli scovolini si possono trovare in una vasta gamma di dimensioni (larghezza/lunghezza): fondamentale è scegliere quello più adatto alla propria conformazione, per evitare eventuali danni gengivali e per assicurare una buona efficacia.
Sia che si scelga il filo interdentale o lo scovolino, secondo le proprie esigenze, importante è utilizzarli quotidianamente: detergere gli spazi interdentali (luogo di elezione per l’accumulo della placca e l’insorgere della carie) con gli appositi strumenti é fondamentale, poiché si tratta di zone inaccessibili al normale spazzolino.