Scozia: laburista Miliband dichiara: “Manterremo le promesse pre-referendum”

Creato il 22 settembre 2014 da Nicola933
di Gabriella Maddaloni - 22 settembre 2014

Di Gabriella Maddaloni. Ed Miliband, capo del partito laburista britannico, garantisce all’indomani della vittoria del “no” alla secessione scozzese che “le promesse di una maggiore autonomia alla Scozia verranno onorate senza sé e senza ma”.

In tal modo il leader laburista si distacca dall’alleanza pre-referendum con Conservatori e Liberal-Democratici. Molti di essi vorrebbero un nuovo “Parlamento Inglese” che legiferasse sulle materie di competenza dell’Inghilterra, come fanno già e faranno ancora di più in futuro i parlamentari di Edimburgo su quanto concerne la Scozia. Miliband non è d’accordo con una simile idea, tuttavia non esclude la possibilità di nuovi compiti per i deputati inglesi.

La West Lothian question– così è nota in Gb la polemica – ha ripreso consistenza durante la campagna del referendum secessionista; essa vede molti parlamentari conservatori contrari al fatto che i loro colleghi scozzesi possano votare sulle questioni inglesi, mentre loro non possono fare altrettanto su quelle di Edimburgo.

L’ex first minister scozzese Salmond, che ha dato le dimissioni dopo la vittoria del “no”, asserisce che gli elettori sono stati “imbrogliati” prima del referendum dai 3 maggiori partiti britannici. Questi ultimi hanno garantito l’approvazione di una bozza di legge che dia maggiore autonomia fiscale, economica e amministrativa alla Scozia prima delle elezioni parlamentari di maggio 2015. Secondo l’ex leader secessionista, però, il premier Cameron non potrà mantenere quanto promesso, giacché gli mancherebbe l’appoggio di larga parte del suo partito.


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