Scream 6, sesto capitolo della famosa saga dell'orrore, è ora disponibile nelle sale italiane. Analizziamolo insieme.
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Scream 6 uscirà nelle sale italiane il 9 Marzo, distribuito da Eagle Pictures in Italia e Paramount Pictures in America, il film è il sesto capitolo della celebre saga che ha appassionato moltissime persone in tutto il mondo dal 1996 ad oggi. Il regista originale dei primi 4 capitoli della saga è Wes Craven, scomparso nel 2015.
La saga di Scream racconta la storia dell'assassino con la maschera, Ghostface, che uccide le sue vittime accoltellandole. La particolarità della storia è che per ogni capitolo c'è un diverso assassino, che però indossa la stessa maschera, creando una continuità in tutti i film, tormentando sempre la stessa famiglia, quella dell'originale vittima, Sydney, innescando una serie di vendette e lasciando una scia di sangue ovunque vada.
Un'autoironia che amiamo
Scream non è un classico film dell'orrore, con il passare degli anni si è trasformato in qualcosa di nuovo, dopo essere stato citato in film parodia come Scary Movie o in cartoni come , la saga evolve, diventando sempre più autoironica e, soprattutto, metacinematografica. Già dal secondo capitolo viene introdotto il tema del citazionismo, nell'universo di Woodsboro viene proiettato il film Squartati, che a sua volta prende ispirazione dall'originale killer del primo capitolo.
Insomma, tutta la potenza della saga sta nel divertire il pubblico, ironizzare la produzione dei sequel nel mondo del cinema e, ovviamente, anche a spaventarci, rimanendo sempre onesto con lo spettatore. Sotto questo punto di vista, Scream 6 riesce egregiamente nel suo intento. Non solo si parla di studenti di cinema horror, ma le regole del film ci vengono esposte chiaramente e logicamente da uno dei personaggi principali, che sembra voler aiutarci, spiegandoci passo dopo passo come solitamente queste storie (cinema o realtà?) si sviluppano.
La linea che separa cinema e realtà si fa sempre più sottile, i protagonisti, che studiano cinema, si aspettano che la realtà di ciò che sta loro succedendo segua le regole delle sceneggiature dei sequel, spiegandoci anche come fossero scontati gli assassini dei film precedenti a questo. Non solo questo elemento di metacinema è eccezionale, ma anche l'autoironia che il film ha nei confronti di sé stesso, senza sforzarsi di essere ciò che non è, cioè un serio e terrificante film dell'orrore.
Un badget sicuramente più alto
Scream 6 ci sorprende molto per la qualità di tutti gli elementi che lo compongono, sia visivamente che, soprattutto, a livello sonoro. La regia segue le regole classiche dei film di genere, ma la fotografia si rivela più interessante del solito, dettagliata e varia. Il montaggio sonoro svolge un lavoro molto interessante, esasperando l'amplificazione dei suoni "leggeri", in modo da regalare un'importanza decisamente superiore e significativa ai silenzi.
Il lavoro della camera si rende interessante giocando moltissimo sui diversi livelli di profondità, altro elemento tipico del genere horror, ma che non rimane stereotipato ma, a suo modo, delicato, creando il giusto livello si suspense. Per quanto riguarda il ritmo del film, possiamo affermare che scorre molto velocemente, quasi troppo, un montaggio molto veloce non lascia spazio sufficiente allo spettatore per elaborare o, perfino, pensare a cosa stia succedendo. Ci viene data una scarica continua di immagini e di fatti che si susseguono uno dopo l'altro impossibilitandoci a provare sensazioni.
Un cast corale
Il cast è sicuramente interessante, mantenendo alcuni protagonisti delle precedenti pellicole e aggiungendo nuovi personaggi. Sempre a questo proposito, il monologo di Mindy (interpretata da Jasmin Savoy Brown) ci espone le teorie del cinema su chi potrebbe essere il nuovo killer, parlando di personaggi vecchi e nuovi, e Scream 6 segue proprio queste teorie, rivelando velocemente come si svilupperà il film, ma tenendoci comunque sulle spine.
Ritroviamo le vecchie fiamme come Courteney Cox nei panni della giornalista Gale, Hayden Panettiere in quelli di Kirbey Reed che interpreta in questo capitolo un'agente dell'FBI, avendo avuto a che fare con Ghostface nel quarto film della saga. Sullo schermo come personaggi principali ci sono di nuovo Jenna Ortega (conosciuta soprattutto per il ruolo principale nella serie tv ) e Melissa Barrera che si ritrovano negli stessi panni delle sorelle Tara e Sam, le quali cercano di scappare dalla furia omicida di Ghostface, ossessionato da loro.
Sempre più saga nella saga e parodia di sé stessa, il nuovo film di Scream rimane fedele a ciò che è sempre stato, un classico horror che segue le regole imposte dal cinema, parlandone apertamente al pubblico. Come chiaro regalo a tutti i fan, in questo film si ripercorrono passo dopo passo tutti i precedenti capitoli, un po' per malinconia e un po' per esaltare ed emozionare i più affezionati. Non sappiamo se aspettarci futuri nuovi capitoli o se questo potrebbe essere quello conclusivo, ma sicuramente Scream 6 renderà felici tutti gli appassionati che seguono gli sviluppi della maschera più popolare del cinema dai suoi esordi.
Scream 6, Recensione - L'atteso ritorno di Ghostface
Conclusione
Scream VI ci ha sorpresi in positivo grazie alla sua continua voglia di evolversi, nonostante le forti radici ancorate ai canoni di genere. Interessante il discorso metacinematografico, che gioca con lo spettatore e con il film stesso, regalando anche momenti di nostalgia per i fan della saga. Un montaggio frenetico e una fotografia ricca di dettagli rendono il sesto capitolo di Scream davvero godibile e, oltre che terrificante, divertente.