“ Screppelle “ di Pescopennataro

Da Laghezzi @laghezzi

Pescopennataro è un piccolo paese paese dell’Alto Molise in provincia di Isernia definito il paese della  pietra e il paese degli abeti, in quanto in questo piccolo centro molisano vi sono dei maestri scalpellini e nei dintorni vi sono dei boschi di abeti bianchi, di abeti rossi, di faggio e di  e cerro.

L’abete bianco infatti è una specie diventata ormai rara in Appennino. Un tempo i maestosi boschi di abete bianco si estendevano su tutta al penisola italiana, oggi a causa dello sfruttamento antropico e del cambiamento delle condizioni climatiche, le abetine sono sopravvissute in piccoli lembi ed in maniera frammentata sul territorio.

La ricetta che vi posto oggi, come la precedente delle “Ceppelliate di Trivrento” e la ricetta è dello chef Vittorio Sallustio Presidente della Unione Cuochi Regione Molise della Federazione Italiana Cuochi, che durante la tre giorni milanese di “Molise terra di eccellenze” ce le fatte incontrare e mi ha affidato la ricetta

 Ingredienti e grammatura  per  circa  40  screppelle

  • 550 gr di ricotta  fresca
  • 300 gr di Farina  00
  •  4  uova   medie
  • 100 gr Zucchero
  • 1  bustina  di  lievito  per  dolci
  • Buccia  di  ½ agrume (di  solito  limone)
  • Zucchero  a  velo
  • Cannella
  • Olio  per  friggere

Procedimento:

Passare  la  ricotta  al  setaccio.  Setacciare  la  farina. Le  uova:  separare  i  tuorli  dagl’albumi.

Battere  i  tuorli con  lo  zucchero, mettere  da  parte. Montare  gl’albumi  a  neve, mettere  da  parte.

Amalgamare, poco  per  volta, la  farina  alla  ricotta aggiungere  prima  i  tuorli battuti  con  lo  zucchero  e  poi gl’albumi  montati  a  neve  in  precedenza . Aggiungere  la  buccia  grattugiata di  ½  limone, una  profumazione  di  vaniglia  ed  una  bustina  di  lievito  per dolci, amalgamando  sempre  delicatamente. Far  riposare  l’impasto per  circa  20′.

Nel  frattempo  versare  l’olio  in  una  padella  e  portare  a  temperatura. Aiutandosi  con  una  sacca  da  pasticceria  o  con  un  cucchiaino, friggere, l’ impasto  riposato, in  piccolissime  quantità. Si otterranno  delle  palline da scolare  su  fogli  di  carta  assorbente.

Passare  i  dolci  ottenuti  nel  miscuglio  di  zucchero  a  velo  e  cannella.

Noi  le  abbiamo  servite  su  una  base  di  crema  pasticcera  decorate  con  un  triangolino  di  ostie  di  Agnone.