Scritto nella pietra

Da Marcoscataglini
Non so bene perché, ma sono sempre stato affascinato dalle decorazioni in pietra. Non solo e non tanto le sculture vere e proprie, quelle a tutto tondo, bensì gli altorilievi, le incisioni, i portali di chiese e castelli, i mille particolari, a volte piccolissimi, che è possibile scorgere quasi ovunque in questa nostra Italia che vanta almeno tre millenni di civiltà e che ha visto il fiorire del Medioevo dei Comuni e il Rinascimento. La verità è che amo il mistero e gli enigmi che celano queste opere umane, spesso inserite perfettamente nel contesto urbano o naturale. D'altra parte, un tempo pochi sapevano leggere e le informazioni, gli ammonimenti e la stessa educazione (principalmente religiosa) passavano attraverso i dipinti e i fregi scolpiti. Laddove noi oggi vediamo semplicemente una decorazione, i nostri progenitori sapevano leggere un chiaro messaggio, sapevano interpretare una storia, coglierne il significato. E' questo che in fondo ci colpisce: è un po' come guardare i geroglifici o i gli ideogrammi. Sappiamo che hanno un significato, ma non sappiamo qual'è. Gli esperti, gli studiosi certamente sanno interpretarli ma noi no. Ed è sempre un po' straniante trovarsi di fronte un messaggio e non saperlo comprendere. Di fronte ad una chiesa medievale con i suoi portali, il rosone, le sculture, ammiriamo la bellezza e l'armonia dell'insieme, mormoriamo parole di ammirazione per le capacità tecniche dell'artista che ha realizzato l'opera, per l'architetto che l'ha concepita, ma poi non riusciamo a capire fino in fondo quegli sguardi enigmatici dei volti scolpiti, il senso dei mostriciattoli che popolano la facciata, i mille simboli esoterici, da iniziati. Un contadino di 8 secoli fa avrebbe forse compreso,  avrebbe colto il senso, istintivamente. Nell'era di Internet e dei viaggi nello spazio, i messaggi sono più diretti e semplificati (e molto più numerosi). Chissà se sono altrettanto chiari!