Gentile direttore, mi sono trasferito da Roma in questo paradiso del Mediterraneo e, avendo girato il mondo in barca a vela, cerco di sensibilizzare l'educazione e l'arte della marineria ai così da me chiamati "gommonauti". Veniamo ai fatti, che ho, tra l’altro, già comunicato alla Capitaneria.
Nei giorni 28-29-30 luglio in località "Bue marino" a Favignana si sono verificati numerosi recuperi di uomo in mare per la fortissima corrente presente in rada. I salvataggi sono avvenuti da pochi veri marinai volontari che hanno compreso la situazione di pericolo. I bagnanti in questione per la forte corrente non sono riusciti a raggiungere le proprie imbarcazioni a nuoto.
Sono certo che il problema sia già di conoscenza degli enti preposti a controllare. Sperando in ulteriori controlli mirati, il sottoscritto apprezza il notevole sforzo estivo della Guardia Costiera, e spero che questa Area marina protetta, non protegga solamente le foche monache ed i controlli delle ricevute dei versamenti, ma anche la gente che in rada fa un bagno senza rischiare di essere falciati.
Gianfranco Franchitti