Scrivere breve: Antonella Anedda, viaggio nell'arcipelago della Maddalena

Creato il 08 settembre 2013 da Faustotazzi

L'unico museo della Maddalena è navale e tutto l'arcipelago forse è la prova che si può vivere senz'arte, quando la natura intorno e davanti a noi è così forte da non lasciare posto ad altro. Scrivere un libro orizzontale, soprattutto per un poeta, è un pregio. Non c'è nulla di più onesto di un resoconto di viaggio. Non c'è una trama da inventare, non ci sono personaggi. Quando appaiono sono semplici comparse, cosa che in fondo corrisponde alla realtà. Il viaggio basta a se stesso e restituisce chi lo compie cambiato. Viaggiare ci insegna che non sappiamo nulla, capiamo poco e avremo sempre da imparare.
Amo sempre di più i luoghi di transito, gli alberghi, gli aeroporti. Arrivata, mi rassereno e apprezzo quello che ho. Se fa freddo il fatto di potermi scaldare, se ho sonno di dormire. Mi addormento facilmente appena sono in uno spazio tranquillo. Mi piace. E' un po' come se si fosse stabilita una fiducia con il mondo. La lingua non mia, mi culla. Essere stranieri rende il nostro linguaggio precario. Vivere in un paese non nostro costringe alla povertà ma evita le frasi scontate. Contempla l'allerta quasi continua del corpo e della mente. Parlare un'altra lingua ci scaccia proprio nell'angolo in cui pensavamo non saremmo più tornati, dove ci sono sabbie mobili, smottamento, fango e noi agitiamo le braccia e le gambe per risalire. Ma quando finalmente risaliamo con quel pugno di parole cominciamo a sopravvivere, sopravviviamo.
Rivedo senza capire, ricordo tutto ma non intendo nulla. Vedo ma non sento, tra me e la cosiddettà realtà c'è un vetro. Faccio fatica con la sintassi, che pure ammiro. Le parole mi colpiscono separatamente come oggetti autonomi. Alzo gli occhi dallo schermo e mi accorgo che fuori ha cominciato a nevicare. Il film continua, insieme al rumore del mare, al sole, ai corpi abbronzati. Ho pensato che i mondi si intrecciano facilmente e che forse morire sarà semplice come noutare. Anche per chi non sa nuotare, perchè in realtà sa nuotare solo che non se lo ricorda.
______________________Antonella Anedda, poetessa e saggista. Vive a Londra, lontane origini sarde. Non la conoscevo, Isolaria - Viaggio nell'arcipelago della Maddalena l'ho comprato perchè parlava di luoghi a me cari. In questa rilettura breve alla fine dell'arcipelago rimane ben poco, giusto il riferimento che ho messo come incipit, sulla natura intorno alla Maddalena. I luoghi sono gli stessi, Antonella li legge da terra che è molto diverso dal navigarli, perchè un contro è vederle Barretti e Barrettini sulla carta e scriverne chesono due  mosche di pietra, diverso è darci ancora con la risacca, nella corrente del canale tra i due scogli e rendersi conto che sono tutt'altro che insetti inanimati, sono evidentissimamente delle schegge pulsanti di un mondo che vive. Alla fine quindi del suo testo ho tenuto le riflessioni lasciando perdere tutto il resto. In fondo, forse volevamo dire la stessa cosa, Antonella e io.

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