Girando per le vie della città, osservando le vetrine mi sono resa conto di una cosa, a cui forse nessuno a mai dato peso, ma che fa la differenza.
Una differenza talmente visibile, ma a cui solo in pochi danno realmente peso.
I negozi di abbigliamento comuni, quelli più frequentati dal popolo italiano, espongono essenzialmente lo stesso genere di abbigliamento, uguale per tutti, diversi solo per la taglia. Stessi colori, stessi modelli. D’altronde non si può pretendere una vastissima scelta, considerando il costo e la loro “anonimicità”!
Per le vie di Milano, invece, tra gli Atelier, troviamo esposti solo modelli unici, particolari, rifiniti nei minimi dettagli, abiti d’alta moda che vantano nomi famosi in tutto il mondo: Dolce & Gabbana, Valentino, Armani, tanto per fare alcuni nomi. Chi indossa una di queste creazioni, sa di essere unico e lo è anche il costo!
Ma la differenza non è questa! La grande differenza sta nel fatto che nel primo caso vengono esposti abiti che cercano di accontentare la maggior parte degli acquirenti, sia nei modelli, sia nel prezzo. Sono gli acquirenti in un certo senso che decidono cosa deve esporre il negoziante. Questo da canto suo cerca di accontentarli, ma, il suo compito è quello di avere anche un guadagno…
Negli Atelier, invece è il negoziante che decide cosa vendere. Non importa quanto vende, importa ciò che vende. Sa di esporre abiti di un certo valore, abiti creati secondo il gusto del creatore, quasi opere d’arte.
Stranamente, sono abiti che affascinano la stragrande maggioranza delle persone.
Perché?
Semplicemente perché tutti sanno che sono abiti di un certo valore, studiati, tagliati e cuciti secondo un certo criterio, studiati nei minimi particolari: colori, stoffe, cuciture, sono scelte tutte in relazione del modello, di ciò che deve rappresentare il vestito. Non solo manodopera, ma anche studio specifico, aggiornamento, storia e futuro.
Quale tra i due generi di vendita ha maggior successo?
Quale tra i due è conosciuto e apprezzato a lungo tempo?
Penso non ci sia bisogno di pensarci su!
Cerchiamo adesso, mentalmente, di rapportare la stessa cosa sui nostri blog.
Non ci vedo nessuna differenza!
Esiste un blog commerciale e IL BLOG.
Il blog commerciale
Creato per accontentare gli utenti. Creato per cercar di acquisire maggiori utenti unici, per cercar di avere, a fine mese, qualche centesimo in più.
Tratta argomenti tra i più ricercati. Spesso sono argomenti pubblicitari. Basta dare uno sguardo ai motori di ricerca e osservare quali sono gli argomenti di maggior interesse. Certo, a volte se ne trovano di veramente interessanti, ma altre volte sono argomenti che hanno successo solo in determinati periodi dell’anno, seguono le tendenze, (acquisti, moda o taglio del momento, viaggio a basso costo, argomenti che seguono tasche e pensieri periodici).
IL BLOG
È quello apparentemente e inizialmente meno interessante. È quello che non porta un gran numero di utenti iniziali. È quello che non segue tendenze, ma è praticamente sempre attuale. Chi si dedica a questo genere di blog, sa che non avrà tanti utenti unici fin da subito, sa che ci vorrà del tempo, che dovrà dimostrare il valore del suo blog, il suo stesso valore. Dovrà mostrare che ciò che scrive è frutto di esperienza.
Se pensiamo e osserviamo i blog dei Grandi Blogger presenti in rete, ci renderemo conto che difficilmente trattano argomenti commerciali, e quando lo fanno, non si ha l’idea di una campagna pubblicitaria. Più che altro si ha l’impressione di leggere una loro esperienza personale, ho provato tal prodotto e queste sono le mie impressioni. Scrivono insegnando.
In secondo luogo, ma non meno importante, anzi, si nota la loro esperienza, minimo 10 anni di blog.
Cosa vuol dire?
Semplicemente che se sono arrivati a ciò che sono adesso, non è per fortuna, da un giorno all’altro, ma perché si sono costruiti nel tempo, sono cresciuti col loro blog, fino a raggiungere una sicurezza personale e pubblica, da renderli e poterli considerare esperti.
In conclusione, come ho più volte detto, credo e sono convinta del fatto che per avere e dare importanza al proprio blog, sia necessario
- puntare sulla qualità,
- approfondendo i propri argomenti, che possono essere anche molteplici.
Non sta scritto da nessuno parte che un individuo sa e possa sapere solo una cosa; portar pazienza, perché la fretta non ha portato da nessuna parte; impegnarsi fino in fondo tutti i giorni, non dimenticando però che, oltre al blog esiste anche una vita personale!