Scrivere e Pubblicare un Libro – Guida per lo scrittore esordiente – 02 Perché inviare manoscritto

Creato il 19 dicembre 2012 da Ferdori

Riuscire a farsi leggere è uno degli obiettivi più difficili da raggiungere e sarebbe un peccato scivolare su cose di poco conto.

Ricordare sempre che il primo passo e la vostra prima vittoria consistono nel riuscire a fare in modo che il vostro operato venga effettivamente preso in considerazione per la lettura.

La lettura non va mai data per scontata, anzi arrivare a quel punto è un grosso risultato: solo da quel momento in poi infatti ciò che avete scritto comincia a contare; prima può essere anche il libro del secolo, ma nessuno può saperlo.

Non sottovalutare mai l’importanza di questo passaggio.

Tenere sempre presente che chi riceverà il vostro manoscritto è qualcuno che sta lavorando e che probabilmente, oltre ad averne viste di cotte e di crude, è alla ricerca di qualcosa di interessante, per cui il consiglio più importante che possiamo dare è questo:

non cercate di essere originali, cercate di essere interessanti

Un manoscritto può essere la creatura della vita per chi lo spedisce, ma chi lo riceve sta lavorando e quindi il modo migliore per l’invio è un qualcosa di tipo professionale e senza arricchimenti inutili.

Per tutti questi motivi, ma anche per altri, la preparazione del manoscritto e la sua presentazione assumono un’importanza fondamentale, pari si può dire al contenuto del manoscritto stesso.

Come preparare il materiale da inviare alla casa editrice sarà argomento approfondito in una apposita sezione, per il momento pare indispensabile fornire un piccolo memorandum riepilogativo che ne elenchi i titoli:

- una sinossi del manoscritto con eventualmente anche il finale

- alcune note biografiche dell’autore

- una lettera di presentazione

- il manoscritto integrale oppure un estratto a seconda della richiesta della casa editrice

Concludendo questa piccola sezione si ricorda che la lettura da parte dell’editor di una casa editrice e la cattura del suo interesse, costituiscono in realtà l’unico vero giudizio da tenere in considerazione, nonché l’unica vera via per la pubblicazione non a pagamento.

Gli eventuali elogi da parte di amici, parenti o altri appassionati, ottenuti attraverso catene di lettura o altre modalità, non contano nulla.

Il lettore che legge cento libri ogni anno non è un lettore di professione e non è detto che abbia le competenze per valutare un manoscritto con l’occhio della casa editrice.

L’editor professionale non legge per piacere e non è neppure pagato per leggere tutto quello che gli arriva.

Il suo lavoro consiste in tutta una serie di attività legate al mondo editoriale delle quali la lettura di manoscritti alla ricerca di scrittori emergenti non rappresenta che una parte, spesso minimale.

L’invio di un manoscritto va considerato a tutti gli effetti alla stregua della presentazione di una domanda di lavoro, ragion per cui va corredato da informazioni sobrie e concise.

Questo servizio viene fornito in maniera completamente gratuita e si sviluppa in una serie di mini-guide divise per argomento, liberamente consultabili e stampabili, create in collaborazione con l’agenzia letteraria Carta&Calamaio.



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