Scrivere libri per ragazzi: Alessio Del Debbio

Creato il 10 luglio 2015 da Beltane64 @IrmaPanovaMaino

Cappello

Alessio Del Debbio nasce a Viareggio nel 1981 ed è appassionato di scrittura e letteratura, in particolare di genere fantastico e mitologico. Frequenta i corsi di scrittura creativa del giallista Divier Nelli, a Viareggio, e i laboratori di scrittura dello scrittore e giornalista Mirko Tondi, organizzati dall'associazione culturale "Le otto querce", sempre a Viareggio. Nel 2010 pubblica "Oltre le nuvole - storie di amici", con Sovera Edizioni, un romanzo per young adults, ambientato nella Viareggio contemporanea. Nel corso degli anni vari racconti, soprattutto fantastici, escono in antologia, vincendo concorsi: * "La donna di fuoco", nell'antologia "Primavera di racconti", Panesi Edizioni, 2015. * "I figli di Loki", nell'antologia "Luce Nera. Volume 1", Senso Inverso Edizioni, 2015. * "L'abisso alla fine del mondo", in antologia "Dreamscapes. Volume 2", Editrice GDS, 2014, e come ebook singolo, sempre Editrice GDS. * "Un tuffo più in là", nell'antologia "I sogni sono come le farfalle", Alcheringa Edizioni, 2014. * "Il guardiano degli Oceanini", nell'antologia "Racconti toscani", Historica Edizioni, 2014. * "L'ora del diavolo", nell'antologia "I mondi del fantasy IV", Limana Umanìta, 2014. * "Ritrovarsi", nell'antologia "Melodia letteraria", Il Violino edizioni, 2012.

Per i giovani si scrive con il cuore, cercando di toccare i loro sentimenti e suscitare il loro interesse e le loro emozioni, spesso recondite. Per i giovani si scrive come l'amico con cui andare a giro e con cui confidarsi, o come il nonno che racconta una storia ai nipoti, mai con lo spirito pedante di un maestro che ritiene la propria l'unica verità. Per i giovani si scrive con freschezza, cercando di far trasparire, nelle nostre pagine, un senso di libertà.

    Come si sceglie una particolare tematica?

Personalmente cerco di non seguire la moda e di scrivere di un argomento solo perché "fa figo" o perché tutti lo fanno, ma scelgo tematiche che mi interessano, che conosco e che reputo importanti. Di certo, l'amicizia è il tema principale che affronto nei miei scritti, l'amicizia che dà calore alla vita, un valore fondamentale per gli adolescenti e di cui mi auguro siano consapevoli; un tema a volte dato per scontato o sottovalutato, anche dagli stessi giovani, a cui invece bisogna insegnare che il famoso detto "Chi trova un amico trova un tesoro" è ancora valido, soprattutto in quest'epoca di tecnologia fredda che rende i contatti meno umani e più anonimi.

    Quali sono le maggiori difficoltà che si riscontrano?

Difficoltà particolari non ne vedo, l'importante è utilizzare un linguaggio chiaro, fresco, diretto, senza infarcire gli scritti di paroloni fuori contesto o inseriti solo per dare sfoggio della propria cultura.

    Perché scegliere di scrivere proprio per i giovani?

Per tanti motivi. In parte per aiutarli, per stare loro accanto e offrirgli un sostegno, un segno silenzioso ma tangibile, della nostra presenza, e anche per ricordare loro che le esperienze che stanno vivendo, i cambiamenti e le difficoltà della crescita sono accaduti a tutti, che non sono soli. E anche per dare loro uno scopo, un obiettivo, un'ambizione, dimostrargli che si può fare, che non tutti i sogni sono destinati a rimanere tali ma qualcuno, con costanza e dedizione, può avverarsi. Infine, forse, per noi, per chi scrive, che vuole ritrovare, anche a distanza di anni, certe sensazioni perdute ma mai dimenticate.