Cos’è per te un’emozione? Perchè senti la necessità di scrivere? Domande cruciali per chiunque voglia scrivere per professione.
Sento parlare spesso di contenuti virali e ti confesso che mi vengono i brividi. Già. Perchè la parola “viralità“, in sè, ha un’accezione medica e significa “Relativo ai virus; anche, provocato da virus”.
Cos’è un virus? E’ un’entità biologica che ha un comportamento da parassita: sfrutta, cioè, un altro organismo per crescere e moltiplicarsi. Non propriamente un comportamento educato e rispettoso. Non pensi?
Come fa un contenuto a diventare virale, quindi condiviso da moltissimi? Le tecniche esistono e si possono imparare. Diciamo che basta far leva su alcune emozioni e si ottiene il risultato desiderato. Guardati lo schema qui sotto, molto esplicativo.
Questo, caro scrittore, è il tuo materiale: le EMOZIONI. Cosa vuoi farne?
Le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche, a stimoli interni o esterni, naturali o appresi.
In termini evolutivi, la loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell’individuo a situazioni di sopravvivenza nella vita reale. Le emozioni rivestono anche una funzione relazionale, perchè vengono comunicate e condivise. Già. E’ questo il fine ultimo della comunicazione: dire a un altro cosa stiamo provando. Riconoscere il sentimento e parlarne.
Le emozioni primarie, secondo una recente definizione, sono otto, divise in quattro coppie:
- la rabbia e la paura
- la tristezza e la gioia
- la sorpresa e l’attesa
- il disgusto e l’accettazione
Quando scrivi, lo fai per comunicare un’emozione e trasmetterla all’altro o per applicare una serie di tecniche che facciano condividere il tuo contenuto all’infinito? Ti interessa più il numero delle condivisioni o l’espressione di ciò che hai dentro?
Quindi, scrivere per emozionare o per rendere virale il tuo contenuto?
Tweet: Condividere vuole dire dare parte di sè all'altro. via @IreneDonata Click To TweetPowered By CoSchedulePerchè cominciare a scrivere?
E’ un’esigenza personale, vuoi creare ponti, parlare con le persone, o giocare con le stesse emozioni per amplificare il tuo messaggio?
Fare marketing etico vuol dire conoscere le emozioni, i loro meccanismi, e non usarle per i propri scopi. Vuol dire conoscere l’uomo e amarlo, trattarlo con rispetto, sapere che ha paure e sentimenti e scegliere di non giocarci. MAI.
La scelta deve essere tua: trattare le persone da persone o da semplice somma di pulsioni primitive? Tu che ti occupi di comunicazione, hai una responsabilità immensa. E tu che fai l’imprenditore, vuoi piazzare vendite o relazionarti con i tuoi clienti?