Scrivere sui margini

Creato il 04 giugno 2010 da Scrid


E’ iniziato oggi a Milano e si terrà ancora fino a domenica 6 Giugno, il Festival delle Letterature e della Società, Scrivere sui margini.

Promosso dal Comune di Milano, dalla Fondazione Cassoni e organizzato da Alessandro Zaccuri in collaborazione con il progetto culturaleSpaziobarona, il Festival, propone vari appuntamenti, tavole rotonde, letture e spettacoli, con l’intento di riportare l’attenzione su ciò che scivola ai margini della vita moderna; partire dal racconto per riportare lo sguardo su luoghi, protagonisti e storie solitamente nascoste ed inespresse.

Il tema di questa seconda edizione di Scrivere sui margini sono appunto i tempi di recupero: “quelli che si giocano quando la partita è ormai finita, ma sopravvive la speranza di poter ancora raddrizzare il risultato: un’ambizione che si applica all’economia così come ai progetti dell’abitare condiviso”.

Perfettamente in linea con queste tematiche è anche la location della manifestazione, il Villaggio Barona, un progetto di recupero di un’area industriale dismessa nella periferia sud di Milano. “Il Villaggio Barona è un intervento di riqualificazione che ha accettato la sfida di restituire centralità e dignità a quanto la società ha progressivamente collocato al margine e, nel tempo, dimenticato”.

Tra i tanti autori chiamati a confrontarsi sull’idea del recupero, ci saranno Valerio Massimo Manfredi e Giuseppe Culicchia per parlare della memoria dell’immigrazione dal Sud al Nord Italia, Silvia Avallone e Sandrone Dazieri, a raccontare le periferie – Piombino e Milano – che tanto approfonditamente hanno descritto nelle loro ultime opere.

Al tema dell’ambiente è dedicato il tempo di recupero di Antonio Galdo e Stefano Nespor, mentre quello dedicato alla società ha come interlocutori Davide Longo e Giuseppe Genna. Le parole si combinano alle immagini nelle iniziative dedicate all’Abruzzo: un incontro tra Don Bruno Tarantino e Enrico Macioci per parlare dell’esperienza del terremoto, ma anche due proiezioni, un corto dell’Accademia dell’Immagine (“L’essenziale è invisibile agli occhi”) e uno della MoveProduction (From zero. Abruzzo, storie di tendopoli) per descrivere il margine e la frontiera. Contemporaneamente (sabato e domenica) ci saranno animazioni e laboratori per bambini.

Qui il programma completo.


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