Mi ero dimenticata di questo delizioso libro che avevo portato a casa dalla Bologna Children's Book Fair. Deve essere rimasto sotto altre pile di libri di questi mesi fino a ieri, domenica, giorno di riposo. E' riapparso dopo che qualcuno in casa ha pensato di spostare le mie pile di libri per guadagnare spazio, così mi è caduto ai piedi e mi sono ricordata che lo avevo scelto per i disegni di Joost, ma non avevo colto la felice idea di questo trattatello di scrittura. I disegni del grande fumettista, illustratore, designer, architetto olandese Joost Swarte, sono commenti al lavoro dell'americana Catherine Lewis, che ha confezionato un testo davvero singolare. Tutto a partire dalla nota nursery rhyme dei tre topolini ciechi. Da questa narrazione minima ha inizio un viaggio di esplorazione nel mondo della narrazione, o meglio della scrittura. Allegory, Allusion, Ambiguity, Archetype, Avant-Gard, Beginnins, Bildungsroman, Catharsis, Cause and Effect, Carachter, Cliché, Coincidence, Deus ex Machina, Dialect, Dialogue, Interior Monologue, Metafiction, Stereotype, Stream of Consciuosness. Ho citato solo alcune voci per dar modo al lettore di capire di cosa si tratta. Penso che l'utilizzo di questo libro con i ragazzi farebbe la felicità di una classe per tutto l'anno. L'ironia è ovviamente una voce fra le altre, ma è soprattutto praticata, sia dall'autrice che dall'illustratore. Joost ė venuto a Bologna in occasione di una sua mostra da noi organizzata. Ha disegnato Giannino Stoppani come variante del disegno di Lorenzo Mattotti. Il suo disegno è oggi il logo dell'Accademia Drosselmeier.
Grazia Gotti