Ken Follett e Stephen King, due grandi a confronto, con una veloce incursione di Ian McEwan.
Cari lettori di Diario,oggi vorrei mettere a confronto tre grandi scrittori: tre nomi che hanno fatto, ognuno a modo loro, la storia della narrativa mondiale e contemporanea. Tre autori di bestsellers e longsellers. Tre maestri. Perché questo confronto? Credo sia interessante conoscere, pur se attraverso un veloce excursus, il percorso che ognuno di loro intraprende quando si trova a dover affrontare una nuova opera. In parole povere: quale tecnica di scrittura seguono Follett e King? E qual è il sogno letterario di McEwan?
Ma cosa ha reso questo scrittore una gallina dalle uova d’oro? “La trama è tutto” afferma . E poi: «Un bel conflitto. Nella prima scena deve esserci subito un bel conflitto. Se non c’è, manca la storia, non c’è niente. Ecco la prima regola del successo.» Sembra essere proprio questo il segreto di Ken: un intreccio curato nei minimi dettagli e un hook, un gancio, d’impatto. E non solo. «Una svolta ogni quattro pagine, tanta Guerra, slealtà e sesso ben scritto»Un formula che sembra funzionare, considerando che il nostro, caro, Ken ha venduto nella sua carriera di scrittore qualcosa come 130 milioni di libri.
King non crede al «potere» della trama: «Diffido della trama per due ragioni: perché le nostre vite ne sono in larga misura prive, anche prendendo tutte le più ragionevoli precauzioni e stilando i più accurati programmi; e perché credo che la costruzione di una trama e la spontaneità della creazione vera siano incompatibili.»Se programmiamo e organizziamo nei dettagli ogni scena, rendendola prevedibile per lo stesso scrittore, come potremmo aspettarci che sorprenda il lettore?
King afferma di basarsi molto sull’intuizione delle idee, soprattutto perché le sue storie nascono semplicemente da una situazione: «Ciò che desidero è collocare un gruppo di personaggi (forse una coppia; forse un individuo solo) in una certa situazione e vedere come si tolgono d'impaccio. Il mio compito non è aiutarvi a trovare una via d'uscita o manipolare la situazione per condurvi alla salvezza. Per questo non c'è bisogno del rumoroso piccone della trama ma bensì guardare che cosa succede e poi scriverlo»
Considera, invece, di fondamentale importanza il linguaggio che viene usato da chi scrive, la grammatica, e la ricerca della parole “giuste”, di quelle meno scontate.