E INVECE….
ed immergermi in un vasca piena
di polvere liquida di stelle.
Mi perderei nella sua assoluta mancanza di profumo
per assaporare ad occhi chiusi
l’intima essenza omertosa del suo aroma.
Trascorrerei le giornate ad acchiappare il volo delle farfalle
con un retino di invisibili ragnatele d’argento.
Sentirei il loro respiro silenzioso
rinchiuso in un battito d’ali.
Ascolterei il loro lamento
per la prigionia insensata
e piangerei.
La notte invece seguirei il cammino perenne delle stelle,
dalla loro nascita alla morte,
attraversando le rinascite continue all’oscurità
e le continue morti alla luce,
spaventate.
Non patirei il freddo del cosmico vuoto
nè il calore assordante del sole.
E invece…..
Patrizia Valente