Scuola: basta al falso egualitarismo del 1968, sì alla meritocrazia.

Creato il 03 aprile 2011 da Giancarlo
Ogni anno sempre la stessa storia. Il sessantottismo, quel particolare modo di intendere la società e la scuola nato nel 68, ha prodotto più danni che benefici. La mentalità del “6 politico” e la penalizzazione degli studenti meritevoli sono gli effetti di quella stagione. Troppo spesso assistiamo a ragazzi ammessi alla classe successiva sebbene abbiano gravi lacune, magari in matematica o greco (e studiano al liceo scientifico o al liceo classico). Gli stessi che, arrivati in quinta superiore, sono ammessi alla maturità e non riescono ad affrontarla al meglio a causa delle scarse conoscenze acquisite nel corso degli anni. Arrivati all’università la storia continua. L’hanno resa sempre più facile e accessibile e ora ne stiamo pagando le conseguenze. Vanno avanti con il “18 politico” perché non hanno voglia di studiare. E poi ci lamentiamo che le cronache raccontano, sempre più spesso, di medici incompetenti o giuristi che spediscono in galera innocenti.
Serve un cambio di rotta. Uno strappo netto col passato. Un’affermazione rivoluzionaria: basta 6 o 18 politico, basta promozioni facili, basta egualitarismo. Basta sprechi, basta strumentalizzazioni, basta professori incapaci. Vogliamo una rivoluzione nel nome del merito e della qualità.
Vogliamo un’università certamente accessibile a tutti ma selettiva in base al merito. Per intenderci se si hanno carenze in matematica forse non si deve studiare ingegneria.   Vogliamo un’università libera dai baroni e dai professori che si fanno vedere in facoltà due volte l’anno per poi sparire. Sono questi, e non il Ministro Gelmini, che ci stanno rubando il futuro. Vogliamo un’università in cui i professori siano selezionati in base al merito e alle competenze. E vogliamo, se ci permettete, un’università che consenta l’inserimento rapido nel mondo del lavoro.
È questa l’Università che vogliamo.  Se non l’avete ancora capito, noi vogliamo fare una rivoluzione, vogliamo fare un 2011 di piazza in nome del merito e della qualità. Contro coloro che vogliono l’egualitarismo. Fermateci, se ci riuscite.
di Fausto PiuDi questaelasinistraitaliana Pubblicato in : amici del blog